lunedì, Maggio 20

Botanica

La resilienza delle piante
Ambiente e Clima, Botanica

La resilienza delle piante

Alle ore 1:23:45 UTC+4 del 26 aprile 1986, dal reattore nº 4 di Černobyl' si sprigionarono due esplosioni a distanza di pochi secondi l'una dall'altra. La prima fu una liberazione di vapore surriscaldato ad altissima pressione che sparò in aria il pesante disco di copertura – in seguito soprannominato 'Elena', pesante oltre 1 000 tonnellate – che sigillava il cilindro ermetico contenente il nocciolo del reattore. Il disco ricadde verticalmente sull'apertura, lasciando il reattore scoperto. Si ritiene che gran parte del nocciolo, forse l'80%, sia stato frantumato ed espulso dal recipiente in questa esplosione. Pochi secondi dopo il grande volume di idrogeno e polvere di grafite ad altissima temperatura liber...
La colonizzazione “verde”
Ambiente e Clima, Botanica, Scienza

La colonizzazione “verde”

Alle 07:15 UTC+0 del 14 novembre 1963, un cuoco del Ísleifur II, un peschereccio in navigazione al largo dell'arcipelago Vestmannaeyjar a sud dell'Islanda, vide qualcosa a sud-ovest della barca, che si scoprì essere una colonna di fumo scuro. I membri dell'equipaggio del peschereccio pensarono a una nave in fiamme, ma avvicinandosi per capire meglio cosa stesse accadendo si trovarono di fronte a eruzioni esplosive che producevano grandi colonne di polvere nera, chiara indicazione che un'eruzione vulcanica stava avvenendo sotto la superficie del mare. Una stazione di rilevamento sismico islandese aveva notato, tra il 6 e l'8 novembre, segnali di deboli tremori provenienti da un epicentro a una distanza di circa 140 km a sud-est di Reykjavík. E subito dopo l'avvistamento del p...
Navi e canapa un binomio  vincente fino all’invenzione della navigazione a vapore
Botanica, Economia, Storia

Navi e canapa un binomio vincente fino all’invenzione della navigazione a vapore

Le navi sia militari che mercantili nell'antichità facevano grande uso di lino per la produzione di cordame e vele. Con il passare dei secoli e il graduale e lento passaggio da navi sostanzialmente sospinte da rematori a navi che utilizzano la "forza motrice" del vento, le cose cambiano e progressivamente si afferma un nuovo materiale: la canapa. La canapa è un genere di piante angiosperme della famiglia delle Cannabaceae. Secondo alcuni comprende un'unica specie, la Cannabis sativa, la pianta storicamente più diffusa in occidente, a sua volta comprendente diverse varietà e sottospecie; secondo altri invece si distinguono tre specie, C. sativa, C. indica e C. ruderalis. Fino a quel momento la canapa era stata utilizzata per la produzione di lenzuola e biancheria per la cas...
Le piante salvavita
Botanica, Scienza

Le piante salvavita

Da alcuni studi recenti è risultato che, tra gli alberi, ce ne sono alcuni  che in circa 20 anni riescono ad assorbire quasi 4 tonnellate di Anidride Carbonica,oltre a bloccare in gran parte le pericolose polveri sottili PM10, contribuendo ad abbassare la temperatura ambientale nelle nostre estati, a volta caldissime. Secondo la classifica della Coldiretti,in particolare, le piante che sono più efficienti in queste funzioni importantissime sono: l'Acero riccio, con foglie a punta ricurva, che assorbe ben 3800 chili di A. Carbonica in 20 anni; la Betulla verrucosa ed il Cerro (3100 chili);il Ginko biloba, antichissimo(2800); il Tiglio nostrano e quello selvatico, il Bagolaro, l'Olmo comune,il Frassino comune e l'Ontano nero. Anche nelle case, non solo quelle di città, soggette...
FORESTE PLUVIALI, SCRIGNI  DI BIODIVERSITA’ E SINERGIA VITALE
Ambiente e Clima, Botanica

FORESTE PLUVIALI, SCRIGNI DI BIODIVERSITA’ E SINERGIA VITALE

Quando si entra in una foresta fluviale, si ha la sensazione di visitare una cattedrale immensa, rivestita di verde, tra colonne altissime di tronchi, avvolti da un'aria calda, umida quasi al 100%. La temperatura è sempre non inferiore ai 15°C, con una media annuale variabile dai 25 ai 30. Frequenti e copiose le piogge, superiori ai 2000 mm all'anno, fino a punte estreme superiori ai 3000. Il clima tropicale interessa la fascia equatoriale, del bacino amazzonico in America meridionale, del Congo in Africa, di Indonesia e Sud Est asiatico. Pur ridotte ormai solo al 6% della superficie terrestre, esse racchiudono, secondo certe stime, circa l'ottanta per cento delle specie vegetali ed animali note, ma forse anche di più, considerando le varie zone ancora inesplorate. Le catene...
Oltre i fertilizzanti industriali azotati
Ambiente e Clima, Botanica

Oltre i fertilizzanti industriali azotati

La produzione di cibo per l'intera popolazione mondiale si basa essenzialmente sui fertilizzanti industriali che contengono azoto. Secondo stime della FAO, l'organizzazione della Nazioni Unite per il Cibo e l'Agricoltura, per sostenere la produzione agricola globale servono 110 milioni di tonnellate di azoto ogni anno. Il fertilizzante azotato si produce convertendo l'azoto dell'aria in ammoniaca, una forma di azoto che può essere utilizzata dalle piante. Questa conversione sostiene circa il 50% del fabbisogno alimentare mondiale ma è anche un processo che consuma grandi quantitativi di energia e che si stima responsabile di una quota tra l'1 e il 2% delle emissioni di anidride carbonica. Inoltre per molti paesi poveri questi fertilizzanti sono troppo costosi per i picc...
SOS Foreste: intervista al prof.  Giorgio  Vacchiano
Botanica

SOS Foreste: intervista al prof. Giorgio Vacchiano

Da vari anni ormai il patrimonio forestale mondiale viene aggredito da una serie di fattori naturali (tempeste, alluvioni,ecc.), ma soprattutto indotti dall'uomo (incendi dolosi, abbattimento e sfruttamento eccessivo di alberi, ecc.), che ne stanno compromettendo l'estensione e le loro basilari funzioni vitali.Il professor Giorgio Vacchiano, ricercatore e docente di “Gestione e pianificazione forestale” all'Università di Milano ha scritto in proposito un libro assai interessante “La resilienza del bosco”, ricco di informazioni, problematiche e soluzioni, in cui da un lato riconosce le enormi capacità rigenerative dei boschi, ma anche le preoccupazioni per il futuro, fornendo appropriate proposte. Molto gentile e disponibile, ha accettato di rispondere con il suo stile rigoroso e div...
Le piante migranti
Botanica

Le piante migranti

Secondo lo studio di ricercatori delle università della California e della Columbia, risalente a qualche anno fa, basterebbe un aumento della temperatura globale media di soli due gradi a provocare un notevole spostamento verso Nord di persone, animali e anche di vegetali. Dal centro America, Africa ed India, per sfuggire al surriscaldamento, pure le foreste in modo più lento migrerebbero verso zone più settentrionali. Del resto,questo fenomeno si è già verificato dopo la fine dell'ultima grande glaciazione, nei 13 mila anni successivi. La migrazione delle foreste è operata in realtà dal vento, dalle correnti d'acqua, dalle pellicce appiccicose di certi animali e dalle loro feci con semi. Lo sviluppo di tali piante in altre terre comporta un incremento dei loro strumenti difensivi ...
L’uccello estinto e  l’albero  ricomparso
Botanica, Scienza

L’uccello estinto e l’albero ricomparso

Mammuth feroci, pinguini giganti, tigri con denti enormi, elefanti pelosi... Sono solo alcuni dei tanti animali del passato che si sono estinti, sia prima che dopo l'arrivo dell'uomo sulla Terra. Scomparsi o per gravi calamità naturali, come glaciazioni improvvise o altri eventi climatici estremi, o per interventi negativi umani, diretti, come la caccia eccessiva, e indiretti, come l'inquinamento e il deterioramento dei loro ambienti di vita. Purtroppo questa tendenza pericolosa continua ancora oggi e molte altre specie viventi, sia vegetali che animali, si stanno estinguendo. Ormai da circa tre secoli e mezzo non c'è più il Dodo, uno strano pennuto tipo piccione, pesante, piuttosto lento e goffo, (in portoghese il suo nome significa “sempliciotto”), spesso affamato, non più cap...
IL NOSTRO FUTURO DISEGNATO DALLE PIANTE
Botanica, Letteratura e libri

IL NOSTRO FUTURO DISEGNATO DALLE PIANTE

Stefano Mancuso,docente all'Università di Firenze, direttore del LINV, (Laboratorio Italiano di Neurobiologia Vegetale), uno dei massimi esperti mondiali di questa nuova disciplina , in ogni  pubblicazione ha mostrato il suo entusiasmo viscerale per il mondo delle piante, evidenziandone le insospettabili capacità e notevoli potenzialità. Il suo libro “ Plant Revolution”, in una veste grafica davvero accattivante ed elegante, costituisce un'esplorazione appassionata di vari aspetti dell'universo vegetale, alla ricerca di prospettive positive del futuro. Comunemente considerate come passive ed insensibili, in realtà le piante addirittura sembrano possedere una specie di memoria tutt'altro che breve, presupposto fondamentale di apprendimento e quindi di “intelligenza”. Ad esempio, ce...
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