domenica, Maggio 19

Hubble: immortalato un buco nero che squarcia una stella

Hubble: immortalato un buco nero che squarcia una stella. I buchi neri sono in realtà dei “raccoglitori” e non dei cacciatori. Sono oggetti che restano celati fino a che non catturano una sfortunata stella. Nel momento in cui la stella si avvicina troppo, la presa gravitazionale del buco nero la squarcia violentemente e ne divora i gas mentre erutta intense radiazioni.

I ricercatori hanno utilizzato Hubble per immortalare in maniera dettagliata gli ultimi momenti di una stella mentre viene inghiottita dal buco nero. I risultati sono stati riportati al 241esimo incontro dell’American Astronomical Society.

La sequenza di illustrazioni riprodotti mostrano in quale un buco nero super-massiccio, situato al centro della galassia, può divorare una stella che gli si avvicina. I gas esterni della stella finiscono per essere trascinati nel campo gravitazionale del buco nero. Ed è qui che la stella viene fatta a pezzi mentre le forze di marea la separano. I resti stellari vengono infine trascinati in un anello, a forma di ciambella, situato attorno al buco nero, per poi finire nel buco nero. Questo crea un’enorme quantità di luce e radiazioni ad alta energia.

Hubble e il buco nero

Esiste un equilibrio tra la gravità del buco nero, che attrae materiale stellare, e la radiazione che espelle materiale. I ricercatori per avere maggiori informazioni su questi eventi stanno utilizzando Hubble, così da scoprire maggiori dettagli di ciò che accade quando una stella precipita nell’abisso gravitazionale.

Hubble non può fotografare da vicino il caos dell’evento di marea AT2022dsb. Questo perché la stella, che è stata divorata, si trova a quasi 300 milioni di anni luce di distanza al centro della galassia ESO 583-G004. I ricercatori hanno però utilizzato la potente sensibilità ultravioletta di Hubble, per poter studiare la luce della stella distrutta. In questa sono presenti diversi elementi tra cui l’idrogeno e il carbonio. La spettroscopia ha quindi fornito degli indizi forensi sull’omicidio del buco nero.

Le scoperte

I ricercatori sono riusciti, fino ad oggi, a immortalare circa 100 eventi di interruzione delle maree avvenuti attorno ai buchi neri attraverso vari telescopi. La NASA ha reso noto che molti dei suoi osservatori spaziali ad alta energia hanno individuato un altro evento di interruzione delle maree del buco nero lo scorso 1° marzo 2021, avvenuto in un’altra galassia.

Le informazioni raccolte, a differenza delle osservazioni di Hubble, sono stati raccolte attraverso la luce a raggi X da una corona estremamente calda presente attorno ad buco nero. Questa si è formata dopo che la stella era già stata fatta a pezzi.

Emily Engelthaler del Center for Astrophysics Harvard & Smithsonian (CfA), ha spiegato che: “Tuttavia, ci sono ancora pochissimi eventi di marea che vengono osservati nella luce ultravioletta dato il tempo di osservazione. Questo è davvero un peccato perché ci sono molte informazioni che puoi ottenere dagli spettri ultravioletti. Siamo entusiasti perché possiamo ottenere questi dettagli su ciò che stanno facendo i detriti. L’evento di marea può dirci molto su un buco nero”.

I cambiamenti nelle condizioni della stella condannata stanno avvenendo nell’ordine di giorni o mesi. È stato stimato che per ogni galassia con un buco nero super-massiccio quiescente situato al centro, la distruzione stellare avviene in rare occasioni ogni 100.000 anni.

L’ultimo evento

L’ultimo evento di “spuntino stellare” AT2022dsb è stato catturato per la prima volta lo scorso 1 marzo 2022 dall’All-Sky Automated Survey for Supernovae (ASAS-SN o “Assassin”). Questa è una rete di telescopi terrestri che osserva il cielo extragalattico all’incirca una volta alla settimana alla ricerca di violenti eventi variabili e transitori che stanno plasmando il nostro universo.

La collisione energetica immortalata era abbastanza vicina alla Terra e abbastanza luminosa da consentire agli astronomi di Hubble di eseguire la spettroscopia ultravioletta per un periodo di tempo molto più lungo del normale.

Peter Maksym del CfA, ha spiegato che: “In genere, questi eventi sono difficili da osservare. Si ottengono forse alcune osservazioni all’inizio dell’interruzione quando è davvero brillante. Il nostro programma è diverso in quanto è progettato per esaminare alcuni eventi di marea nell’arco di un anno per vedere cosa succede. L’abbiamo visto all’inizio dell’evento così da poterlo osservare nelle fasi di accrescimento del buco nero molto intense”.

Peter Maksym, termina dichiarando che: “Stiamo vedendo un vento stellare proveniente dal buco nero che spazza la superficie e che viene proiettato verso di noi ad una velocità di 20 milioni di miglia all’ora, ossia il tre percento della velocità della luce. Stiamo ancora concentrandoci sull’evento. Questo è un evento entusiasmante per gli scienziati, che si inserisce tra il noto e l’ignoto”.

VIDEO:

FONTE:

https://www.nasa.gov/feature/goddard/2023/hubble-finds-hungry-black-hole-twisting-captured-star-into-donut-shape

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