sabato, Maggio 18

Juno: fly-by e le nuove immagini della luna Io di Giove

Juno: fly-by e le nuove immagini della luna Io di Giove. L’orbiter ha percorso, fino ad oggi, oltre 820 milioni di chilometri. Con la sua missione ha documentato gli incontri ravvicinati con tre delle quattro lune più grandi di Giove.

La sonda spaziale Juno della NASA ha sorvolato la luna vulcanica di Giove, Io, lo scorso martedì 16 maggio, e poco dopo il gigante gassoso. Il sorvolo della luna gioviana è stato il più vicino mai effettuato fino ad oggi.

La sonda è passata ad un’altitudine di circa 35.500 chilometri. Juno sta vivendo il terzo anno della sua missione, che è stata estesa. Questo per indagare all’interno di Giove. La sonda spaziale ad energia solare esplorerà anche il sistema di anelli, in cui risiedono alcune delle lune interne del gigante gassoso.

Juno le lune e i sorvoli

Juno, fino ad oggi, ha effettuato 50 sorvoli di Giove. Inoltre, ha anche raccolto dati durante gli incontri ravvicinati con tre delle quattro lune galileiane. Questi sono rispettivamente i mondi ghiacciati Europa e Ganimede e l’infuocata Io.

Scott Bolton, investigatore principale di Juno del Southwest Research Institute di San Antonio ha spiegato che: “Io è il corpo celeste più vulcanico che conosciamo nel nostro sistema solare. Le osservazioni effettuato nel tempo con più passaggi, hanno permesso di vedere come si modificano i vulcani. quanto spesso eruttano, quanto sono luminosi e caldi, se sono collegati a più formazioni o se sono soli e se la forma del flusso di lava cambia”.

Io, poco più grande della luna terrestre, è un corpo in costante tormento. Il più grande pianeta del sistema solare non attrae per sempre gravitazionalmente soltanto Io, ma anche i suoi fratelli galileiani. Questi sono Europa e la più grande luna del sistema solare, Ganimede. Il risultato è che Io viene continuamente modificata, una condizione legata alla creazione della lava, un materiale che è stato visto eruttare dai suoi numerosi vulcani.

Juno: la missione

Juno era stato progettato per studiare Giove. Ma i suoi numerosi sensori hanno fornito una grande quantità di dati sulle lune del pianeta. Il suo imager a luce visibile JunoCam, insieme al JIRAM (Jovian InfraRed Auroral Mapper), all’SRU (Stellar Reference Unit) e all’MWR (Microwave Radiometer) sono strumenti della sonda che permetteranno di studiare i vulcani di Io e come le eruzioni vulcaniche interagiscono con la potente magnetosfera e le aurore di Giove.

Scott Bolton ha spiegato che: “Stiamo entrando in una parte straordinaria della missione di Juno, mentre ci avviciniamo sempre di più ad Io. Questa 51a orbita fornirà lo sguardo più ravvicinato su questa luna. I nostri prossimi sorvoli, previsti a luglio e ad ottobre ci avvicineranno ancora di più, portandoci ai nostri doppi incontri ravvicinati con Io a dicembre di quest’anno e febbraio del prossimo anno. In questo caso voleremo entro i 1.500 chilometri dalla sua superficie. Tutti questi sorvoli offrono viste spettacolari dell’attività vulcanica di questa incredibile luna. I dati dovrebbero essere sorprendenti”.

Juno, durante i suoi passaggi ravvicinati di Giove, è sfrecciato molto basso sopra le cime delle nuvole del pianeta, fino a circa 3.400 chilometri. La sonda si è avvicinata al pianeta sul polo nord per poi raggiungere il polo sud. Il velivolo, durante questi passaggi ravvicinati, ha usato i suoi strumenti per sondare l’oscura copertura nuvolosa, studiare l’interno e le aurore di Giove per saperne di più sulle origini, la struttura, l’atmosfera e la magnetosfera del pianeta.

Conclusioni

Juno è in orbita attorno a Giove da oltre 2.505 giorni terrestri e ha volato per oltre 820 milioni di chilometri. Il velivolo spaziale è arrivato su Giove il 4 luglio 2016. Il primo sorvolo scientifico è avvenuto 53 giorni dopo. Juno ha continuato con il suo periodo orbitale fino ad effettuare il sorvolo di Ganimede, avvenuto il 7 giugno 2021, che ha ridotto il suo periodo orbitale a 43 giorni. Il sorvolo di Europa del 29 settembre 2022 ha ridotto il periodo orbitale a 38 giorni. Dopo i prossimi due passaggi ravvicinati di Io, uno avvenuto il 16 maggio e il prossimo previsto per il 31 luglio, il periodo orbitale di Giunone rimarrà fisso a 32 giorni.

Il project manager ad interim di Juno, Matthew Johnson del Jet Propulsion Laboratory della NASA ha spiegato che: Io è solo uno dei corpi celesti che continuano a passare sotto il microscopio di Juno durante questa missione estesa. Oltre a cambiare continuamente la nostra orbita per consentire nuove prospettive di Giove e volare basso sul lato notturno del pianeta, il velivolo spaziale infilerà anche l’ago tra alcuni degli anelli di Giove, per saperne di più sulla loro origine e composizione”.

FONTE:

https://www.nasa.gov/feature/jpl/nasa-s-juno-mission-getting-closer-to-jupiter-s-moon-io

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