giovedì, Maggio 16

Tag: ricerca scientifica

L’esopianeta con dimensioni simili alla Terra
Astronomia, Scienza

L’esopianeta con dimensioni simili alla Terra

L'esopianeta con dimensioni simili alla Terra. Il corpo è composto da ferro massiccio. Comprendere la natura degli esopianeti e fondamentale per sviluppare teorie sulla formazione planetaria. Le anomalie della natura modificano i modelli e motivano gli scienziati ad approfondire le scoperte. Gliese 367 b è certamente una tipologia di pianeta molto particolare. Questo è un pianeta dal periodo ultracorto (USP). Infatti, orbita attorno alla sua stella in sole 7,7 ore. Il catalogo degli esopianeti USP è formato da quasi 200 corpi. Quindi Gliese 367 b non è unico per questa caratteristica. Gliese è particolare anche perché è un pianeta ultra-denso, quasi il doppio della densità della Terra. Gliese 367 b appartiene ad una classe molto piccola di esopianeti chiamata super-Mercurio. Gli ast...
Terremoti sulla Luna, ecco come avvengono
Astronomia, Scienza

Terremoti sulla Luna, ecco come avvengono

Terremoti sulla Luna, ecco come avvengono. La scienza è riuscita a fornire una spiegazione agli eventi sismici lunari. Secondo i ricercatori il modulo lander lunare Apollo 17 abbandonato sta provocando terremoti sulla Luna. Il nuovo studio rivela che la sonda spaziale, lasciata dagli astronauti statunitensi sulla superficie lunare, potrebbe causare piccoli tremori noti come terremoti lunari. I ricercatori hanno rivelato per la prima volta una forma, precedentemente sconosciuta, di attività sismica sulla Luna. La scoperta è avvenuta attraverso un’analisi dei dati dell’era Apollo utilizzando algoritmi moderni. Gli enormi sbalzi di temperatura che si verificano sulla Luna possono causare l’espansione e la contrazione delle strutture create dall’uomo in un modo che produce le vibrazioni. ...
Vita su altri pianeti, più soli ci sono meglio è
Astronomia, Scienza

Vita su altri pianeti, più soli ci sono meglio è

Vita su altri pianeti, più soli ci sono meglio è. I ricercatori, quando cercano pianeti che potrebbero sostenere la vita nella nostra galassia, cercano le condizioni giuste per creare la cosiddetta “zona Riccioli d’oro”. Questa, che viene definita anche zona abitabile, si riscontra quando un pianeta si trova alla giusta distanza dalla sua stella. Tutto ciò gli permette di avere una temperatura confortevole e acqua liquida sulla sua superficie. Le forme di vita, per quello che sappiamo, hanno necessità della presenza di acqua, un componente che potrebbe esistere sui pianeti all’interno delle zone abitabili delle loro stelle. I ricercatori, attualmente, stanno proponendo che alcune interazioni violente tra le stelle potrebbero effettivamente aumentare le zone abitabili per i pianeti che ...
Chandrayaan-3: ecco le prime spettacolari immagini
Astronomia, Scienza

Chandrayaan-3: ecco le prime spettacolari immagini

Chandrayaan-3: ecco le prime spettacolari immagini. Il rover lunare indiano è entrato nell'orbita lunare, ed è qui che ha potuto scattare delle foto mozzafiato, che mostrano la Luna da molto vicino, di cui è stato riprodotto poi un video. Il velivolo spaziale tenterà uno storico atterraggio lunare il prossimo 23 agosto. Il lander lunare indiano Chandrayaan-3 ha restituito le sue prime immagini dalla Luna. Questo dopo essere entrato in orbita attorno al nostro satellite. L'Indian Space Research Organization, ISRO, ha rilasciato le immagini la scorsa domenica 6 agosto. Queste hanno mostrato che il velivolo spaziale aveva raggiunto con successo la sua destinazione, prima del prossimo tentativo di atterraggio lunare previsto per il 23 agosto. Il Chandrayaan-3 è stato lanciato lo scorso ...
Marte sta ruotando molto più velocemente
Astronomia, Scienza

Marte sta ruotando molto più velocemente

Marte sta ruotando molto più velocemente. La scoperta è stata fatta grazie ai dati raccolti da InSight della NASA. I dati inviati dal veicolo spaziale, prima del suo ritiro dalla missione avvenuto lo scorso dicembre, hanno fornito nuovi dettagli su quanto velocemente ruota il pianeta e quanto oscilla. Il tasso di rotazione di Marte, secondo i dati, sta accelerando di circa 4 milliarcosecondi all'anno². I ricercatori hanno effettuato le misurazioni più precise di sempre della rotazione di Marte. Questo ha permesso di rilevare per la prima volta come il pianeta oscilla, a causa del suo nucleo di metallo fuso. I risultati, che sono stati dettagliati in un recente articolo di Nature, si basano sui dati del lander InSight Mars della NASA. Questo ha operato per quattro anni prima di esaur...
Meteorite boomerang: la roccia che è ritornata sulla Terra
Astronomia, Geologia, Scienza

Meteorite boomerang: la roccia che è ritornata sulla Terra

Meteorite boomerang: la roccia che è ritornata sulla Terra. Questa potrebbe essere la prima roccia spaziale a lasciare la Terra e poi a tornare indietro. Una roccia rara di cui non sa quanto possa valere. Il meteorite presenta una colorazione bruno-rossastra scura. L'oggetto è stato raccolto dal deserto del Sahara in Marocco alcuni anni fa. Questa sembra essere una roccia terrestre che è stata lanciata nello spazio dove è rimasta per migliaia di anni prima di tornare a casa, sorprendentemente intatta. Se l'ipotesi dei ricercatori è corretta, la roccia sarà ufficialmente nominata il primo meteorite boomerang della Terra. Il lavoro del team è stato presentato ad una conferenza internazionale di geochimica, ma non ancora pubblicato in una rivista peer-reviewed. Frank Brenker, geologo d...
NASA: aggiornamento della missione Voyager 2
Astronomia, Scienza

NASA: aggiornamento della missione Voyager 2

NASA: aggiornamento della missione Voyager 2. La NASA ha reso noto che una volta che l'antenna della sonda spaziale sarà riallineata con la Terra, le comunicazioni dovrebbero riprendere. Il debole segnale dallo spazio interstellare intercettato, forse, proviene dalla sonda Voyager 2 della NASA. Un leggerissimo sussurro che dà la speranza di poter ristabilire i contatti con la navicella il prima possibile. Il Deep Space Network (DSN) della NASA, il 1° agosto 2023, utilizzando più antenne è stato in grado di rilevare un segnale portante dalla Voyager 2. Un segnale portante è ciò che la sonda spaziale utilizza per riuscire ad inviare i dati sulla Terra. Il segnale è ancora troppo debole per poter effettuare l'estrazione dei dati. Ma il rilevamento sembrerebbe confermar...
Voyager 2: perso il segnale della sonda
Astronomia, Scienza

Voyager 2: perso il segnale della sonda

Voyager 2: perso il segnale della sonda. La NASA perde il segnale della sonda dopo aver inviato un comando sbagliato. La NASA ha rilevato un flebile “battito cardiaco” dalla sua sonda Voyager 2 dopo che ha perso il contatto con essa a miliardi di chilometri di distanza dalla Terra. La sonda spaziale, uno strumento che esplora l'universo dal 1977, il mese scorso, ha inclinato la sua antenna. Questo le ha permesso di puntare a due gradi dalla Terra, dopo che era stato inviato un comando sbagliato. La sonda, di conseguenza, ha smesso di ricevere comandi e anche di inviare dati. La NASA ha reso noto che un segnale dalla Voyager 2 è stato captato durante una scansione del cielo. Voyager 2: dov'è la sonda adesso? La sonda Voyager 2 si trova a più di 12,3 miliardi di miglia, equival...
Euclid, il telescopio dell’universo oscuro, rivela le sue prime immagini
Astronomia, Scienza

Euclid, il telescopio dell’universo oscuro, rivela le sue prime immagini

Euclid, il telescopio dell'universo oscuro, rivela le sue prime immagini. L'ambizioso telescopio spaziale Euclid dell'Agenzia spaziale europea sta per iniziare a decodificare i segreti della materia oscura e dell'energia oscura. Le prime immagini del telescopio sono arrivate lunedì 31 luglio, immagini affascinanti che confermano il funzionamento dello strumento. Il successo iniziale di Euclid è veramente entusiasmante. L'obiettivo del telescopio è quello di mappare il lato oscuro del nostro universo analizzando miliardi di galassie che risiedono fino a circa 10 miliardi di anni luce di distanza. Secondo quanto affermato da l'ESA Euclid produrrà una mappa in 3D, in cui sarà presente anche l'elemento del tempo. Il telescopio Euclid Yannick Mellier, astronomo dell'Institut d'Ast...
Juno: a breve il suo prossimo flyby sulla luna di Giove, Io
Astronomia, Scienza

Juno: a breve il suo prossimo flyby sulla luna di Giove, Io

Juno: a breve il suo prossimo flyby sulla luna di Giove, Io. La sonda spaziale, alimentato ad energia solare, a breve darà un'occhiata alla luna gioviana. L'evento avverrà il prossimo 30 luglio. La sonda spaziale Juno, domenica 30 luglio, sorvolerà la luna infuocata di Giove, Io. Juno si avvicinerà ancora di più rispetto alle volte precedenti, arrivando a 13.700 miglia, quindi 22.000 chilometri dalla luna. I ricercatori raccoglieranno i dati raccolti con il JIRAM, acronimo di Jovian InfraRed Auroral Mapper, di costruzione italiana e altri strumenti scientifici. Questi forniranno una grande quantità di informazioni sulle centinaia di vulcani in eruzione presenti sulla luna, che riversano lava fusa e gas solforosi su tutta Io. Scott Bolton, Principal Investigator di Juno, del Southwest R...
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