sabato, Maggio 18

L’esopianeta con dimensioni simili alla Terra

L’esopianeta con dimensioni simili alla Terra. Il corpo è composto da ferro massiccio. Comprendere la natura degli esopianeti e fondamentale per sviluppare teorie sulla formazione planetaria. Le anomalie della natura modificano i modelli e motivano gli scienziati ad approfondire le scoperte.

Gliese 367 b è certamente una tipologia di pianeta molto particolare. Questo è un pianeta dal periodo ultracorto (USP). Infatti, orbita attorno alla sua stella in sole 7,7 ore. Il catalogo degli esopianeti USP è formato da quasi 200 corpi. Quindi Gliese 367 b non è unico per questa caratteristica. Gliese è particolare anche perché è un pianeta ultra-denso, quasi il doppio della densità della Terra. Gliese 367 b appartiene ad una classe molto piccola di esopianeti chiamata super-Mercurio.

Gli astronomi hanno trovato l’esopianeta nei dati di TESS del 2021. Una nuova ricerca pubblicata su The Astrophysical Journal Letters però sta perfezionando la massa e il raggio dell’esopianeta con misurazioni decisamente migliorate. La nuova ricerca ha anche individuato altri due corpi nello stesso sistema.

L’esopianeta Gliese 367 b

TESS ha individuato Gliese 367 b nel 2021 quando ha rilevato un segnale di transito estremamente debole proveniente dalla stella nana rossa denominata Gliese 367. Il segnale era ai limiti della capacità di rilevamento di TESS. Per questo gli astronomi sapevano che era piccolo come la Terra.

I ricercatori hanno utilizzato lo spettrografo ad alta precisione presso l’Osservatorio europeo meridionale per determinare la massa e la densità di G 367 b. In questo modo era stato scoperto nel 2021 che il raggio del pianeta è il 72% e la sua massa è il 55% di quella della Terra. Ciò significa che probabilmente è un pianeta di ferro, quindi il nucleo rimanente di un pianeta un tempo molto più grande.

L’ultima ricerca ha invece mostrato che l’esopianeta è ancora più denso di quanto rilevato dallo studio del 2021. La nuova ricerca ha scoperto che l’esopianeta ha il 63% della massa terrestre. Inoltre, anche il suo raggio si è ridotto dal 72% al 70% di quello terrestre. Attualmente, G 367 b è due volte più denso della Terra.

L’esopianeta Gliese 367 b: i dettagli

Come è possibile che il pianeta abbia subito questi cambiamenti? Probabilmente si tratta del nucleo di un pianeta che ha perso il mantello roccioso. L’autore principale della ricerca Elisa Goffo ha spiegato che: “Si potrebbe paragonare GJ 367 b ad un pianeta simile alla Terra senza il suo mantello roccioso. Ciò potrebbe avere importanti implicazioni per la formazione di GJ 367 b. Crediamo che il pianeta potrebbe essersi formato come la Terra, con un nucleo denso fatto principalmente di ferro, circondato da un mantello ricco di silicati”.

Deve essere successo qualcosa di veramente straordinario per causare al piccolo pianeta la perdita del suo mantello. Elisa Goffo ha dichiarato che: “Un evento catastrofico avrebbe potuto strappargli via il mantello roccioso, lasciando nudo il nucleo denso del pianeta”. Le collisioni tra esso e altri protopianeti ancora in formazione all’inizio della sua vita potrebbero aver rimosso lo strato esterno del pianeta.

Un’altra possibilità, secondo Elisa Goffo, è che la piccola USP sia nata in una regione insolitamente ricca di ferro di un disco protoplanetario. Anche se ciò sembra molto improbabile. Una terza possibilità è che potrebbe essere il resto di un gigante gassoso un tempo enorme come Nettuno. L’esopianeta, per far ciò che questo accada. si sarebbe formato più lontano dalla stella e poi vi sarebbe migrato.

Conclusioni

Il nuovo studio ha reso noto che: “Grazie alle nostre precise stime di massa e raggio, abbiamo esplorato la potenziale composizione interna e la struttura di GJ 367 b e abbiamo scoperto che dovrebbe avere un nucleo di ferro con una frazione di massa di 0,91” Quindi cosa è successo in questo sistema? Come ha fatto G 367 b a trovarsi in questo stato, e così vicino alla sua stella?

Il coautore Davide Gandolfi, professore all’Università di Torino ha spiegato che: “Grazie alle nostre intense osservazioni con lo spettrografo HARPS abbiamo scoperto la presenza di due ulteriori pianeti di piccola massa con periodi orbitali di 11,5 e 34 giorni, che riducono il numero di possibili scenari che potrebbero aver portato alla formazione di un pianeta così denso”.

Il ricercatore continua spiegando che: “Anche se GJ 367 b potrebbe essersi formato in un ambiente ricco di ferro, non escludiamo uno scenario di formazione che coinvolga eventi violenti come collisioni di pianeti giganti. Naturalmente, tutti i processi sopra discussi potrebbero aver contribuito a creare la palla di ferro quasi pura, nota come GJ 367 b”. I ricercatori concludono affermando che: “Tutto ciò che abbiamo ora sono possibilità. Questo sistema multi-planetario unico che ospita questo sottoterra USP ad altissima densità è un obiettivo straordinario per indagare ulteriormente gli scenari di formazione e migrazione dei sistemi USP”.

FONTE:

https://www.sciencealert.com/earth-sized-planet-made-of-solid-iron-found-orbiting-a-nearby-star

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