lunedì, Maggio 20

La superficie del Sole vista come mai prima d’ora

La superficie del Sole vista come mai prima d’ora. Le immagini del telescopio solare rivelano delle immagini senza precedenti. Le nuove immagini della superficie del Sole, che sono state catturate da un potente telescopio solare terrestre, hanno rivelato delle macchie solari e altre caratteristiche con dettagli senza precedenti.

Le otto immagini, rilasciate lo scorso 19 maggio, sono state scattate utilizzando il Daniel K. Inouye Solar Telescope della National Science Foundation, un telescopio di 4 metri situato sull’isola di Maui alle Hawaii. Il Sole sta diventando sempre più attivo con l’avvicinarsi del massimo solare, che avverrà a luglio del 2025. Le immagini, con il picco del ciclo di 11 anni del Sole, mostrano invece gli aspetti più silenziosi della superficie solare.

Le macchie solari fredde e scure punteggiano la fotosfera, ossia la superficie del Sole, luogo in cui il campo magnetico è forte. Queste possono avere le dimensioni della Terra o essere anche più grandi. Gli ammassi di macchie solari sono la causa dei brillamenti solari e delle espulsioni di massa coronale, quando il plasma e parte del campo magnetico si staccano dall’atmosfera esterna del Sole, ossia dalla corona, e fluiscono attraverso il sistema solare. Queste esplosioni energetiche dal Sole possono avere un impatto sulle comunicazioni satellitari della Terra.

La superficie del Sole

Le regioni delle macchie solari, mostrate nelle immagini, sono uno studio effettuato in contrasto. Il plasma caldo e luminoso scorre verso l’alto sulla superficie del Sole, mentre il plasma più scuro e più freddo scorre verso il basso. Nella cromosfera, lo strato atmosferico sopra la superficie, delle strutture filiformi rivelano la presenza di campi magnetici.

Le strutture fini e dettagliate, tra cui sono inclusi i punti luminosi che esistono dove il campo magnetico è più forte, possono essere viste nelle macchie solari scure. I fili luminosi derivati dal campo magnetico, noto come i filamenti di penombra, che trasportano il calore, circondano la macchia solare.

Un’altra immagine mostra una macchia solare che ha perso la maggior parte della sua regione circostante più luminosa, o penombra, che sembra decadere. I ricercatori ritengono che i frammenti rimanenti potrebbero essere il punto finale nell’evoluzione di una macchia solare, prima che questa scompaia.

Conclusioni

L’Inouye Solar Telescope ha anche intravisto dei “ponti di luce”, delle luminose formazioni solari che attraversano la regione più scura di una macchia solare. Queste strutture complesse possono differire nell’aspetto. Nonostante ciò, gli scienziati pensano che i ponti di luce potrebbero segnalare che una macchia solare sta per decadere. Le osservazioni future potrebbero fornire più dati sulla formazione dei ponti di luce e sul loro significato.

Le immagini scattate nell’ultimo anno sono tra le prime osservazioni che sono state riprese utilizzando il più grande e potente telescopio solare terrestre del mondo durante la sua fase di messa in servizio. Questo secondo la National Science Foundation. Secondo l’agenzia, attualmente, il telescopio è stato portato alla sua piena capacità operativa.

Gli scienziati sperano che le capacità del telescopio consentiranno loro di rispondere a domande chiave sul Sole, tra cui l’origine delle tempeste solari e le complessità del suo campo magnetico. Il telescopio è stato progettato per poter effettuare delle misurazioni continue dei campi magnetici nella corona solare e fornire immagini dell’atmosfera solare come mai prima d’ora.

Inouye, rispetto alle capacità di imaging di altri osservatori, può catturare caratteristiche solari tre volte più piccole. I dati solari del telescopio solare Inouye, così come due missioni spaziali chiamate Solar Orbiter e Parker Solar Probe, possono aiutare a svelare alcuni dei misteri duraturi del Sole, il tutto fornendo delle viste mozzafiato della nostra stella sotto una nuova luce.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2023/05/24/world/solar-telescope-sunspot-images-scn/index.html

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights