domenica, Maggio 19

L’esopianeta condannato ad esser cancellato dalla sua stella

L’esopianeta condannato ad esser cancellato dalla sua stella. I ricercatori hanno individuato un pianeta extrasolare con un futuro purtroppo molto cupo. L’esopianeta si sta avvicinando sempre più alla sua stella ospite, finendo così per essere completamente distrutto. L’esopianeta in questione è Kepler-1658b, identificato nel 2019, quindi un decennio dopo che il telescopio spaziale Keplero lo aveva scoperto e classificato come pianeta candidato.

Il pianeta è stato classificato un “giove caldo”, quindi un tipo di esopianeta di dimensioni simili a quelle di Giove, ma con una temperatura decisamente più torrida. Kepler-1658b, che si trova in orbita attorno ad una stella che sta invecchiando, completa una singola orbita ogni 3,85 giorni. La sua orbita però si sta accorciando, una condizione che crea un avvicinamento graduale alla sua stella.

La ricerca

L’orbita di Kepler-1658b, porterà l’esopianeta a collidere con la sua stella finendo così distrutto. L’Astrophysical Journal Letter ha pubblicato una ricerca che riporta tutti i dettagli. L’autore principale dello studio Shreyas Vissapragada, ha dichiarato che: “Abbiamo già rilevato prove di esopianeti che si muovono verso le loro stelle, ma non abbiamo mai visto un pianeta del genere attorno ad una stella così evoluta”.

Shreyas Vissapragada, continua spiegando che: “La teoria prevede che le stelle evolute siano molto efficaci nel sottrarre energia dalle orbite dei loro pianeti, e ora possiamo testare queste teorie con le osservazioni”.

I ricercatori, dopo aver effettuato molti anni di osservazioni con i telescopi spaziali e terrestri, hanno calcolato che l’orbita del pianeta sta diminuendo ad una velocità di 131 millisecondi all’anno. I telescopi hanno osservato i cali di luminosità della stella mentre il pianeta le passava davanti. Gli intervalli tra questi passaggi, definiti transiti, sono diminuiti costantemente con il decadimento dell’orbita.

L’attrazione gravitazionale

Le interazioni di marea, ossia la relazione gravitazionale tra Kepler-1658b e la sua stella, sono la causa dell’attrazione verso l’interno del pianeta. Gli astronomi stanno ancora approfondendo le interazioni gravitazionali tra i corpi in orbita, come ad esempio quello presente tra la Terra e la Luna. Questo sistema planetario potrebbe far luce su tali dinamiche.

La nuova ricerca ha anche permesso ai ricercatori di comprendere, potenzialmente, perché Kepler-1658b sembra essere ancora più caldo e luminoso del previsto. L’attrazione gravitazionale presente tra il pianeta e la sua stella potrebbe riuscire a far rilasciare energia extra dal pianeta.

Shreyas Vissapragada, ha spiegato che: “Ciò che abbiamo scoperto durante questo studio è che il pianeta potrebbe essere luminoso perché è molto più caldo di quanto previsto in precedenza, cosa che potrebbe accadere se gli stessi effetti che guidano il decadimento dell’orbita del pianeta lo stanno anche riscaldando. Sono entusiasta di studiare ulteriormente questa possibilità, perché forse stiamo assistendo all’ultimo respiro di un pianeta condannato”.

La condizione di questo sistema planetario non è poi molto diversa da quella presente tra Giove e la luna Io, il luogo più vulcanico del nostro sistema solare. La forte influenza gravitazionale di Giove, infatti, sta sciogliendo l’interno di Io, provocando così l’eruzione di lava, che fuoriesce da centinaia di vulcani presenti sulla superficie della luna.

Conclusioni

La stella su cui orbita Kepler-1658b, che si sta espandendo e sta invecchiando, sta per entrare nella sua fase sub-gigante, questo prima di diventare una gigante rossa, ossia una stella morente che si avvia verso le fasi finali della vita. I risultati ottenuti dalla ricerca potrebbero potenzialmente prevedere il destino dei pianeti nel nostro sistema solare, corpi che un giorno potrebbero trovarsi troppo vicini al Sole.

Shreyas Vissapragada, ha dichiarato che: “Il Sole, tra circa cinque miliardi di anni, si evolverà in una stella gigante rossa. Sembra certo quindi che Mercurio e Venere saranno inghiottiti durante questo processo. Ciò che invece accadrà alla Terra è molto più incerto”.

I ricercatori ritengono che esistano molti esopianeti che siano in pericolo di morire a causa della luce infuocata delle rispettive stelle ospiti. Le loro osservazioni potrebbero essere dietro l’angolo, grazie a TESS, il Transiting Exoplanet Survey Satellite, uno strumento che studia la luce delle stelle. Shreyas Vissapragada, conclude spiegando che: “Il sistema Kepler-1658 può fungere da laboratorio celeste per gli anni a venire. Con un po’ di fortuna, presto ce ne saranno molti altri di questi laboratori”.

FONTI:

https://edition.cnn.com/2022/12/19/world/doomed-exoplanet-aging-star-scn/index.html

http://www.exoplanetkyoto.org/exohtml/Kepler-1658_b.html

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