sabato, Maggio 18

Massiccia eruzione solare avvertita su Terra, Luna e Marte

Massiccia eruzione solare avvertita su Terra, Luna e Marte. Un’eruzione solare è stata rilevata simultaneamente sulla Terra, sulla Luna e su Marte. L’evento, avvenuto ad ottobre del 2021, sottolinea l’importanza di prepararsi ai pericoli delle radiazioni spaziali.

L’eruzione solare ha consentito di effettuare delle rare misurazioni simultanee. Questa ha permesso di migliorare la comprensione delle esplosioni solari e di come i campi magnetici e le atmosfere planetarie possano mitigarne gli effetti. Questa è una conoscenza vitale per la futura esplorazione umana della Luna e di Marte, visto che gli astronauti dovranno affrontare rischi significativi legati alle radiazioni. L’espulsione di massa coronale dal Sole è stata così forte che si è diffusa sia su Marte che sulla Terra, nonostante si trovino su lati opposti del Sole e a circa 250 milioni di chilometri di distanza.

Eruzione solare: un evento raro e significativo

L’eruzione segna la prima volta che un evento solare è stato misurato simultaneamente sulle superfici della Terra, della Luna e di Marte. Questo come quanto riportato riportato in un articolo del Geographical Research Letters. L’esplosione è stata rilevata da una flotta internazionale di velivoli spaziali. Questi sono l’ExoMars Trace Gas Orbiter (TGO) dell’ESA, il rover marziano Curiosity della NASA, il lander lunare Chang’e-4 della CNSA, il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA e l’orbiter terrestre Eu:CROPIS della DLR.

Le misurazioni effettuate simultaneamente su mondi diversi aiutano a migliorare la conoscenza dell’impatto delle esplosioni solari e di come il campo magnetico e l’atmosfera di un pianeta possano aiutare a proteggere gli astronauti da esse.

L’espulsione di massa coronale, vista da SOHO il 28 ottobre 2021, è stato un evento raro. Durante questi eventi, le particelle del Sole sono abbastanza energetiche da passare attraverso la bolla magnetica che circonda la Terra, e ci protegge dalle esplosioni solari meno energetiche.

Eruzione solare: confronto tra mondi diversi

La Luna e Marte non generano dei propri campi magnetici. Questa condizione permette alle particelle provenienti dal Sole di raggiungere facilmente le loro superfici e persino interagire con il suolo, generando così una radiazione secondaria. Marte però ha un’atmosfera sottile che ferma la maggior parte delle particelle solari a bassa energia e rallenta quelle altamente energetiche.

L’importanza di comprendere gli eventi solari è fondamentale. La Luna e Marte sono al centro della futura esplorazione umana, per questo è estremamente importante comprendere questi eventi solari e il loro potenziale impatto sul corpo umano. Gli astronauti infatti corrono il rischio di malattie da radiazioni. L’evento del 28 ottobre del 2021, ha prodotto una dose in orbita lunare, misurata dal Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA, che era di soli 31 milligray.

Conclusioni

Lo scienziato Jingnan Guo che ha studiato l’evento del 28 ottobre ha spiegato che: “I nostri calcoli sui passati eventi mostrano che in media un evento ogni 5,5 anni potrebbe aver superato il livello di dose sicuro sulla Luna, se non fosse stata fornita alcuna protezione dalle radiazioni. Comprendere questi eventi è fondamentale per le future missioni con equipaggio sulla superficie della Luna”.

Confrontando le misurazioni effettuate da ExoMars TGO e dal rover Curiosity, la protezione offerta dall’atmosfera di Marte diventa chiara. Il TGO ha misurato 9 milligray, 30 volte di più degli 0,3 milligray rilevati sulla superficie. Le missioni dell’ESA nel Sistema Solare interno, il Solar Orbiter, SOHO e BepiColombo, sono state coinvolte nell’esplosione. Questo ha fornito ancora più punti di osservazione per studiare questo evento solare.

Marco Pinto, ricercatore dell’ESA che lavora sulle radiazioni, conclude spiegando che: “Attualmente viviamo in un’età dell’oro della fisica del Sistema Solare. I rilevatori di radiazioni a bordo di missioni planetarie come BepiColombo, in viaggio verso Mercurio, e Juice, in crociera verso Giove, aggiungono una copertura necessaria per studiare l’accelerazione e la propagazione delle particelle energetiche solari”.

FONTE:

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