venerdì, Maggio 17

Niente miele prima di un anno. Ecco perché

Niente miele prima di un anno. Ecco perché. Il miele è un alimento molto apprezzato, ma che non va assolutamente dato prima che venga compiuto un anno. Il motivo non è legato soltanto l’apporto di zuccheri che questo alimento contiene, ma a qualcosa che può avere un impatto quasi immediato e grave sulla loro salute, ossia il botulino.

Nonostante sia un alimento consigliato per la tosse nei bambini o anche per calmarli intingendo il ciuccio al suo interno è vietato prima dell’anno di vita, un concetto che purtroppo non tutti conoscono. Il miele non va quindi assolutamente mangiato prima dell’anno di vita, perché può provocare il botulismo infantile, una condizione rara in Italia e molto sottostimata, che può divenire potenzialmente letale.

Il botulismo infantile

Cerchiamo innanzitutto di capire cos’è il botulismo infantile. Si tratta di una sindrome caratterizzata da una paralisi progressiva, che comincia con una paralisi flaccida simmetrica discendente dove dapprima si paralizzano i nervi cranici, poi poi estendersi ad altre aree del corpo. Il botulismo infantile, nei casi più gravi, può provocare l’arresto respiratorio arrivando così al decesso.

La sindrome viene provocata dalle tossine prodotte da batteri appartenenti al genere Clostridium. Il botulino infantile non è provocato dalle tossine che contaminano il cibo, ma da tossine prodotte nell’intestino del bambino in seguito alla germinazione delle spore di Clostridium ingerite o inalate.

Con la presenza di un microbiota intestinale ben sviluppato, le spore non sono, generalmente, pericolose per la salute. I bambini che non hanno ancora compiuto un anno di età potrebbero avere un microbiota immaturo, quindi non ancora in grado di contenere la loro crescita.

Le spore, che proliferano nell’intestino, possono liberare la tossina botulinica, che può superare la parete intestinale e, attraverso sangue e sistema linfatico, raggiunge le terminazioni neuromuscolari, causando la paralisi.

I sintomi più comuni del botulismo infantile

I sintomi più comuni del botulismo infantile sono la riduzione generalizzata del tono muscolare, un’apparente sonnolenza, l’incapacità di controllare il capo, la dilatazione delle pupille, una difficoltà di suzione e di deglutizione, difficoltà di respirazione, stitichezza da almeno 3 giorni, minzione, salivazione e lacrimazione ridotte.

Il botulismo infantile rientra nelle cause di alcuni casi di Sids, acronimo di Sudden Infant Death Syndrome, nota anche come “morte in culla”.

Il miele e botulismo infantile

Il miele, insieme ad alcuni infusi vegetali, è l’unica fonte alimentare che può farci ingerire le spore di Clostridium, che sono associate ai casi di botulismo infantile. Il legame tra il miele e le spore dipende dalla sua stessa natura. Le spore vengono, in maniera del tutto involontaria, raccolte dalle api che successivamente possono farle finire nel miele, alimento in cui non possono germinare ma, se la quantità d’acqua a disposizione è sufficiente, vi possono sopravvivere.

I trattamenti che potrebbero eliminare le spore non sono adatti al miele, che ne uscirebbe talmente modificato da non poter più essere consumato. Per questo motivo il miele può contenere spore di botulino.

Conclusioni

Il miele per i motivi sopraelencati non può essere dato prima dell’anno di vita, anche per il suo alto apporto di zuccheri, il cui consumo dovrebbe essere in ogni caso limitato. Se si vuole seguire un regime alimentare sano si raccomanda di evitare o di limitare fortemente l’uso degli zuccheri, anche sotto forma di miele, prima dei 2 anni di età. L’abitudine di calmare i bimbi intingendo il ciuccio nel miele non è molto salutare, quanto quella di utilizzare un lecca-lecca, anche nei bambini che abbiano già compiuto 1 anno.

I consigli forniti in questo articolo non vanno in alcun modo sostituiti al parere di un medico o specialista, che saprà valutare il caso specifico, soprattutto in caso di patologie e intolleranze alimentari.

FONTE:

https://www.ohga.it/alimentazione-e-bambini-niente-miele-prima-dellanno-perche/

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