giovedì, Maggio 16

NUTRI-SCORE: il nuovo algoritmo in vigore dal 2024

NUTRI-SCORE: il nuovo algoritmo in vigore dal 2024. Il Nutri-Score è stato aggiornato, una condizione necessaria visto che sono passati tre anni dall’ultima revisione. Questo è un procedimento previsto dal programma messo a punto dall’agenzia Santé Publique France. L’obiettivo è quello di tenere l’indicatore costantemente in linea con le scoperte scientifiche, oltre che per tenere il passo con i nuovi prodotti e le riformulazioni che entrano nel mercato.

Le correzioni che vengono apportate sono quasi sempre in senso restrittivo, questo rispetto alle versioni precedenti, soprattutto per quanto riguarda la concentrazione di sale, zucchero e grassi. Le basi su cui sono state elaborate le nuove linee guida sono riportate nel dettaglio in due specifici rapporti, uno che riguarda gli alimenti e l’altro le bevande.

Il nuovo algoritmo apporta diverse novità su categorie di prodotti molto popolari come i cerali da colazione, declassati a causa dell’elevato contenuto di zuccheri che li caratterizza. In questa categoria molti prodotti godevano di una A, ma sono scesi direttamente alla C. Solamente quelli a basso contenuto di zuccheri sono riusciti a mantenere la lettera A o, al massimo, a retrocedere alla B.

NUTRI-SCORE: le bevande

Le modifiche più penalizzanti riguardano il latte in tutte le sue forme, che quindi subisce una generale retrocessione. Quello parzialmente o totalmente scremato passa infatti da A a B, quello intero invece da B a C, quello aromatizzato da B a D, come pure gli yogurt da bere, anch’essi aromatizzati. Questo avviene perché il latte, che prima veniva considerato un alimento solido, adesso rientra tra le bevande, per le quali si utilizza un algoritmo diverso, che conferisce una A soltanto all’acqua.

Le bevande zuccherate, invece, subiscono una ridefinizione più complessa che in alcuni casi come la Sprite o le acque aromatizzate guadagnano una posizione, passando rispettivamente da D a C e da C a B, mentre la Coca-Cola classica resta in fondo, con una E rosso fuoco, e i succhi di frutta non riescono a risalire oltre la C, anch’essi a causa dello zucchero. Un peggioramento accentuato lo subisce la Coca-Cola Zero, che passa da B a C, e alcuni tipi di tè freddo, come pure la Pepsi Cola Next, che raggiunge la Coca-Cola alla lettera E.

NUTRI-SCORE: altri alimenti

Il NUTRI-SCORE ha apportato delle modifiche che riguardano soprattutto gli oli vegetali con bassi livelli di acidi grassi saturi come l’olio di oliva, quello di colza e quello di noci, che raggiungono la lettera B. La posizione dell’olio di semi di girasole viene invece migliorata, passando dalla D alla C, mentre quello di soia, quello di arachidi e quello di mais restano alla D, quello di cocco non riesce ad andare oltre la E, come pure il burro.

La FoodNavigator, l’artefice principale del Nutri-Score, e Serge Hercberg, docente di nutrizione umana alla facoltà di medicina della Sorbona di Parigi, rendono noto che la versione aggiornata dell’algoritmo, oltre ad essere più in linea con le conoscenze scientifiche, può aiutare a contrastare in maniera più efficace la marea di fake news che continuano ad essere diffuse sul sistema di etichettatura.

Conclusioni

Riuscire ad annullare del tutto la sistematica e aggressiva delegittimazione portata avanti dalle lobby delle aziende alimentari o, come per l’Italia, da esponenti politici che non vogliono l’etichetta a semaforo non sarà mai possibile, a prescindere da ciò che dice la scienza. Sono sette i paesi europei che fino ad oggi hanno adottato il Nutri-Score nelle sue versioni precedenti. I paesi che hanno scelto l’utilizzo del NUTRI-SCORE devono ora aggiornare le procedure. Questo a partire dal 31 dicembre del 2023.

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