venerdì, Maggio 17

Pianeta potenzialmente abitabile scelto da Elon Musk

Pianeta potenzialmente abitabile scelto da Elon Musk. Il boss della SpaceX ha in programma di trasformare l’umanità in una specie multi-planetaria. Lo studio, che dettaglia l’abitabilità di un esopianeta vicino alla Terra, sembra aver attirato l’attenzione del boss della SpaceX Elon Musk.

Il miliardario tecnologico ha molto spesso parlato della sua intenzione di trasformare l’umanità in una specie multi-planetaria. Questo attraverso la sua società spaziale privata. Elon Musk ha dei piani per colonizzare Marte nei prossimi decenni.

Lo studio di Proxima Centauri b, situata all’interno della cosiddetta “zona dei riccioli d’oro” della stella nana rossa Proxima Centauri, è stata oggetto di simulazioni al computer. Questo per valutare se può sostenere la presenza di acqua liquida, che a sua volta può ospitare organismi viventi.

Un’immagine dell’Osservatorio europeo meridionale mostra l’impressione di un artista di Proxima b, che potrebbe essere coperta da oceani profondi 200 chilometri(AFP/Getty)

Il nuovo pianeta abitabile

Anthony Del Genio, uno scienziato planetario presso il NASA Goddard Institute for Space Studies, quando lo studio è stato pubblicato per la prima volta nel 2018, ha dichiarato che: “Il messaggio principale delle nostre simulazioni è che c’è una buona possibilità che il pianeta sia abitabile”.

Lo studio è arrivato alla conclusione che il pianeta, che presenta le dimensioni della Terra, è potenzialmente un pianeta “altamente abitabile”, ed è il più vicino al nostro Sistema Solare. Il pianeta è situato a 4,2 anni luce dal nostro Sole. “Praticamente un pianeta della porta accanto”, secondo quanto scritto da Elon Musk in un tweet che ha condiviso lo studio.

Proxima Centauri b è stata oggetto di numerosi studi da quando è stata scoperta per la prima volta nel 2016. Gli astronomi che hanno tentato di valutare se il pianeta è in grado di sostenere la vita. Il pianeta, in una condizione simile alla Luna della Terra, è “bloccato” a causa delle forze gravitazionali. Questo significa che lo stesso lato di Proxima Centauri b è sempre rivolto verso la sua stella madre.

La concezione di un artista del pianeta Proxima Centauri b in orbita attorno alla stella Proxima Centauri

Il pianeta e la ricerca

I modelli computazionali suggeriscono che gli oceani circolanti e l’atmosfera dell’esopianeta producono un efficace trasferimento di calore. Questa condizione fa in modo che il suo lato oscuro non sia permanentemente congelato.

Nonostante la sua distanza relativamente ravvicinata rispetto ad altri pianeti potenzialmente abitabili, viaggiare per 4,2 anni luce, corrispondenti a 40 trilioni di chilometri, o 25 trilioni di miglia, richiede una tecnologia che si trova ancora nelle fasi concettuali di sviluppo.

La sonda spaziale interstellare Voyager 1 della NASA, lanciata nel 1977, impiegherebbe 80.000 anni per raggiungere Proxima Centauri. Nonostante ciò, il programma DEEP-IN dell’agenzia spaziale statunitense mira a rendere possibile il viaggio nell’arco di una sola vita.

Conclusioni

I ricercatori che lavorano a DEEP-IN affermano che i piccoli velivoli, azionati dalla luce, potrebbero viaggiare ad una velocità che potrebbe raggiungere i 161 milioni di chilometri all’ora. Questo permetterebbe di raggiungere la stella e l’esopianeta vicino in 20 anni.

Elon Musk ha spesso espresso le sue preoccupazioni per la sopravvivenza a lungo termine dell’umanità. Lui sostiene che la creazione di colonie autosufficienti su altri pianeti è vitale per garantire la continuazione della nostra specie. SpaceX è stata finora in prima linea in questi sforzi, sviluppando il suo razzo Starship. Quest’ultimo, un razzo riutilizzabile, è stato creato con l’intenzione di trasportare persone e merci attraverso il sistema solare.

FONTE:

https://www.independent.co.uk/space/elon-musk-planet-proxima-b-spacex-b2356423.html

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