domenica, Maggio 19

Pianeti: in quale modo sono stati dati i nomi?

Pianeti: in quale modo sono stati dati i nomi? La domanda è stata rivolta ad uno scienziato della NASA. Per scoprire da dove provengono i nomi dei pianeti del nostro sistema solare, dobbiamo tornare indietro nel tempo, migliaia di anni fa.

Le persone all’epoca conoscevano i pianeti più luminosi, questo praticamente ovunque. I pianeti in questione sono Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. Ogni cultura praticamente conosceva questi cinque pianeti, che potevano facilmente essere osservati in cielo.

I pianeti e i loro nomi

I nomi dei pianeti sono stati tradotti, dei nomi che adesso utilizziamo in inglese. Quelli originali derivano dai nomi romani. Questo perché i primi astronomi in Europa utilizzavano il latino per scrivere, la lingua dell’Impero Romano. I pianeti, quindi, prendono i loro nomi dagli dei romani, che sono appunto Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno.

Mancano dei pianeti andando nel sistema solare esterno, tre oggetti che storicamente sono stati definiti pianeti. Questi sono Urano, Nettuno e Plutone. Quest’ultimo è stato declassato a pianeta nano, una decisione creata dall’Unione Astronomica Internazionale, il gruppo responsabile della denominazione degli oggetti. Anche questi sono nomi che derivano dai greci o dai romani. Questi tre pianeti non furono mai visti dai Greci o dai Romani.

I pianeti del sistema solare esterni sono diversi da quelli interni poiché sono stati scoperti più di recente. Questi sono molto più deboli e si muovono più lentamente. Inoltre, non sono visibili ad occhio nudo, e si deve utilizzare un telescopio per vederli, modo in cui sono stati scoperti.

I pianeti e i telescopi

I telescopi, da allora sono diventati sempre più grandi. Grazie a ciò gli astronomi continuano a trovare cose sempre più piccole nel sistema solare, e a scoprire alcuni oggetti che sono larghi solo un paio di metri.

I telescopi hanno permesso di scoprire migliaia di oggetti della fascia di Kuiper, grandi più o meno come Plutone. Il problema con Plutone deriva dal fatto che si sta cercando di definire una linea piuttosto flebile che c’è tra un pianeta e un non pianeta, un dibattito che si riduce alle dimensioni.

Conclusioni

Il nostro sistema solare è caratterizzato da molti corpi differenti da poter denominare. Tra questi ci sono le lune, gli asteroidi, le comete, gli anelli, gli oggetti della fascia di Kuiper e i crateri. Dare il nome agli oggetti è una cosa importante, perché ci dà una connessione con l’immenso universo che ci circonda. Le persone, tra migliaia di anni, nomineranno ancora i pianeti, mentre continuiamo ad esplorare l’universo che ci circonda.

VIDEO:

https://www.nasa.gov/feature/how-do-planets-get-their-names-we-asked-a-nasa-scientist-episode-45

FONTE:

https://www.nasa.gov/feature/how-do-planets-get-their-names-we-asked-a-nasa-scientist-episode-45

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