sabato, Maggio 18

Rover cinese trova segni di recente attività dell’acqua

Rover cinese trova segni di recente attività dell’acqua. L’acqua marziana ha svolto un ruolo importante nella creazione delle caratteristiche superficiali presenti sulle dune di sabbia. I ricercatori, che studiano i dati del rover cinese Zhurong, hanno trovato per la prima volta strati incrinati su delle minuscole dune marziane. Questo implica che il pianeta rosso fosse in passato un mondo acquatico ricco di sale. La condizione è durata fino a 400.000 anni fa.

Il rover, a partire dall’atterraggio avvenuto sull’emisfero settentrionale di Marte a maggio del 2021, si è avvicinato a quattro dune presenti nella regione di Utopia Planitia, per studiarne la composizione superficiale. Le formazioni geologiche, modellate dal vento, sono ricoperte da sottili croste e creste. Queste si sono formate grazie allo scioglimento di piccole sacche di “acqua moderna. Le formazioni risalgono ad un periodo tra 1,4 milioni di anni e 400.000 anni fa. Questo secondo un nuovo articolo pubblicato sulla rivista Science Advances.

Xiaoguang Qin, uno scienziato dell’Accademia cinese delle scienze di Pechino e autore del nuovo studio ha spiegato che: “La scoperta rende noto che l’acqua era presente in un momento molto recente nella storia marziana”.

Il rover cinese e la ricerca

I ricercatori da tempo pensano che Marte, inizialmente, ospitasse abbondante acqua liquida circa tre miliardi di anni fa. Purtroppo, i drammatici cambiamenti climatici ne hanno congelato gran parte dell’acqua. Attualmente, il ghiaccio è bloccato nei poli e ha lasciato la maggior parte del pianeta inaridito.

Le dune esplorate da Zhurong sono vicine al sito di atterraggio nell’emisfero settentrionale del pianeta, molto lontano dal polo nord. Le formazioni sono lunghe dai 15 ai 30 metri e sono alte circa 1 metro. Gli ultimi risultati dell’analisi delle immagini e dei dati inviati da Zhurong e dal suo compagno orbitante Tianwen 1, mostrano che una certa quantità di acqua dalle gelide regioni polari del pianeta si è diffusa a latitudini più basse alcuni milioni di anni fa. L’acqua si è stabilita sopra alle dune di Utopia Planitia.

Il rover Zhurong, grazie allo strumento dello spettrometro di rottura indotto dal laser (MarSCoDe) presente a bordo, ha ridotto i granelli di sabbia in particelle millimetriche. La loro composizione chimica ha rivelato dei minerali idrati tra cui i solfati, la silice, l’ossido di ferro e i cloruri. Secondo il team di ricerca, questi minerali si sono formati in presenza di acqua a basse latitudini nella tarda era amazzonica di Marte. Questo è un periodo in cui gli scienziati pensavano che Marte fosse già arido.

Il rover e i dettagli della ricerca

I ricercatori hanno affermato che il vapore acqueo è riuscito a viaggiare dai poli marziani alle latitudini inferiori, zona in cui è presente Zhurong. Questo è avvenuto qualche milione di anni fa, quando le calotte polari del pianeta rilasciavano elevate quantità di vapore acqueo, grazie ad una diversa inclinazione che avevano i poli di Marte. Infatti, questi erano puntati in maniera più diretta verso il Sole.

Le temperature gelide oscillanti, presenti sul pianeta, hanno condensato il vapore alla deriva e lo hanno lasciato cadere sotto forma di neve lontano dai poli. Questo secondo l’ultimo studio effettuato.

L’inclinazione di Marte cambia con un ciclo di 124.000 anni, quindi secondo quanto affermato da Xiaoguang Qin, “questo offre un meccanismo di rifornimento per il vapore nell’atmosfera, che permette di formare brina o neve alle basse latitudini dove è atterrato il rover Zhurong. Purtroppo, nessun ghiaccio d’acqua è stato rilevato da nessuno strumento sul rover Zhurong”.

I sali nelle dune di sabbia marziane, nello stesso modo in cui il sale sulle strade sulla Terra scioglie il ghiaccio, hanno riscaldato la neve caduta e l’hanno scongelata abbastanza da formare acqua salata. Il processo ha anche formato dei minerali, tra cui la silice e gli ossidi ferrici, elementi che il Zhurong ha individuato.

Conclusioni

L’acqua salata, tuttavia, non è rimasta a lungo. Le temperature su Marte oscillano selvaggiamente e aumentano al mattino tra le 5:00 e le 6:00. Quindi l’acqua salata è evaporata e ha lasciato sale e altri minerali di nuova formazione. Questi elementi, in seguito, sono filtrati tra i granelli di sabbia della duna cementandoli, formando così una crosta, secondo i ricercatori.

La crosta, che si è formata in cima alle dune e ha una dimensione di 1,25 centimetri fino a 7,6 cm di profondità, probabilmente si è materializzata in appena un anno. Questo perché le dune sciolte non rimarrebbero sul posto abbastanza a lungo da solidificarsi attraverso millenni. Queste formazioni si sono rotte quando le alte temperature le hanno disidratate, così tanto che secondo Xiaoguang Qin “dovrebbero essere dure tanto da resistere all’erosione del vento”.

Manasvi Lingam, assistente professore di astrobiologia presso il Florida Institute of Technology che non era coinvolto nel nuovo ricerca, ha spiegato che: “Il fenomeno è stato documentato in un sito, ma dovrebbe essere applicabile ad una frazione piuttosto ampia della superficie di Marte a latitudini simili”.

I ricercatori, vista il rilevamento dell’acqua sopra e all’interno delle dune marziane salate del rover Zhurong, che attualmente ha i pannelli solari ricoperti di polvere, vogliono programmare delle missioni future alla ricerca di microbi tolleranti al sale. Tra cui l’artemia salina o salamoia che risiedono nel Great Salt Lake dello Utah negli Stati Uniti.

FONTE:

https://www.space.com/china-zhurong-mars-rover-recent-water-activity

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