La salute a tavola è uno dei pilastri fondamentali per garantire il benessere del nostro corpo e della nostra mente. Mangiare in modo sano ed equilibrato non solo ci permette di mantenere il peso forma e prevenire malattie, ma contribuisce anche a garantire una corretta funzionalità di tutti gli organi e sistemi del nostro corpo.
Una corretta alimentazione deve essere varia e bilanciata, in modo da garantire al nostro organismo tutti i nutrienti di cui ha bisogno per funzionare al meglio. In particolare, è importante consumare una quantità adeguata di frutta e verdura insieme ad alimenti ricchi di proteine, come carne, pesce, uova e legumi.
Al tempo stesso, è importante limitare il consumo di alimenti ricchi di grassi saturi, zuccheri e sale, che possono favorire l’insorgenza di patologie come obesità, diabete e ipertensione.
La classifica dei cibi che fanno più male alla salute è stata stilata dagli epidemiologi dell’Università di Harvard, sulla base di numerosi studi effettuati sull’argomento.
PATATINE FRITTE
Secondo Eric Rimm, professore nei dipartimenti di epidemiologia e nutrizione presso la Harvard T. H. Chan School of Public Health, le patatine fritte sono bombe di amido e hanno un alto indice glicemico. Sono pertanto un alimento da mangiare con molta moderazione. Ma quante dunque? Il quantitativo corretto, se proprio non riusciamo a farne a meno, è solo di 6/10 patatine fritte.
PATATE
Le patate sono ricche di carboidrati a rapido assorbimento e il loro indice glicemico è alto, ma un aumento della glicemia, a sua volta, favorisce il deposito di grasso con conseguente aumento di peso e agevola, soprattutto, l’insorgenza di diabete mellito tipo 2, una malattia diffusasi vertiginosamente negli ultimi anni. Pertanto è preferibile mangiare le patate in modeste quantità, scegliendo come metodo di cottura la bollitura nell’acqua invece che al forno.
CARNI CONSERVATE E CARNI ROSSE
Va limitato il consumo di carni rosse in quanto sono ritenute responsabili dei tumori all’apparato digerente (stomaco e cancro all’intestino), a causa della presenza di ferro nella carne che favorisce la sintesi di sostanze cancerogene. Chi vuole mangiare la carne rossa può comunque farlo, non di frequente, abbinandola nel piatto anche a tante verdure che contengono sostanze antiossidanti. Le carni conservate (salumi) sono invece da evitare, in quanto contengono già sostanze cancerogene perché trattate con nitriti e nitrati e sono ricche di ferro.
BEVANDE ZUCCHERATE
Anche un ampio studio francese effettuato dagli autori, guidati dal prof. Eloi Chazelas che si occupa di epidemiologia nutrizionale all’Università di Parigi, conferma che il consumo di bibite contenenti zucchero, tra cui i succhi contenenti 100 per cento frutta, viene associato a un aumento del rischio di sviluppare tumori.
Sebbene siano meno noti gli effetti del consumo di bevande zuccherate sul rischio di cancro, rispetto a quanto siano ormai diffusi e confermati i danni causati al cuore e ai vasi sanguigni, dall’analisi dei dati fatta dai ricercatori di oltre centomila persone incluse nella coorte French NutriNet-Santé (2009-2017), è emerso che ogni aumento di 100 ml al giorno del consumo di bevande zuccherate si associa a un incremento del 18 per cento circa del rischio relativo di sviluppare un tumore.
Gli autori ipotizzano che alla base di questo risultato potrebbero esserci l’aumento di peso causato dalle bevande zuccherate e il loro elevato indice e carico glicemico, tenendo sempre in mente la presenza di additivi potenzialmente pericolosi.
FARINE RAFFINATE
Il prof. Franco Berrino, ex direttore del Dipartimento di Medicina Predittiva e per la Prevenzione dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e consulente della Direzione scientifica, sottolinea che la farina 00, sottoposta a un processo di raffinazione complesso, provoca un aumento della glicemia e il conseguente incremento dell’insulina, fenomeno che, nel tempo, genera un maggior accumulo di grassi depositati e un indebolimento generale dell’organismo, rendendolo maggiormente esposto nei confronti delle malattie, tra cui diabete mellito di tipo 2, obesità e tumori inclusi.
DOLCIUMI
I dolci non fanno solo ingrassare, ostacolando la perdita di peso, com’è ben noto, ma provocano il sovrappeso e l’obesità, il diabete e molti danni alle pareti dei vasi arteriosi. Inoltre, sono responsabili dell’alterazione della flora batterica, della pressione alta e di alcuni problemi alla memoria.
Gli zuccheri dei dolci possono altresì aumentare il rischio di sviluppare il cancro e quindi sono dannosi non tanto perché fanno alzare la glicemia, ma in quanto contengono il fruttosio, che ostacola il buon funzionamento dell’insulina, l’ormone che regola i livelli di glucosio nel sangue. In particolare, lo zucchero bianco danneggia notevolmente il sistema immunitario.
BURRO
Il burro è un alimento che fa inevitabilmente ingrassare in quanto è composto dall’83% di grassi. Secondo quanto sostenuto dai maggiori esperti nutrizionisti, il burro dovrebbe essere consumato non oltre i 10 grammi al giorno. Quindi il burro non è vero che è nocivo solo perché è piuttosto grasso, ma diventa dannoso solo se si fa un abuso di questo prodotto del latte.
Discorso diverso è quando viene cucinato. Il burro quando viene scaldato, cotto o fritto, libera delle sostanze che non fanno bene alla salute. Sottoposto a cottura, oltre che a perdere svariate sostanze nutritive, il burro diviene meno digeribile.
Insomma la salute si preserva anche a tavola, attraverso una nutrizione equilibrata e senza eccessi.
Per saperne di più:
Pane, lo eviti perché fa male?
FONTI:
https://www.nytimes.com/2018/11/29/health/french-fries-nutrition.html
https://www.airc.it/news/bevande-zuccherate-dolci-pericolose-0919
https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2915_allegato.pdf
Foto di copertina da Pinterest.