venerdì, Maggio 17

Sistema solare: i confini e il gigantesco “muro di fuoco”

Sistema solare: i confini e il gigantesco “muro di fuoco”. Perché è stato data questa definizione? L’eliopausa, la regione in cui cessa l’influenza del vento solare e inizia lo spazio interstellare, è definita il “Muro di Fuoco”. Questo circonda il Sistema Solare.

Il nome è tecnicamente impreciso. Questo indica una scoperta straordinaria ottenuta dalle missioni Voyager. Uno dei maggiori risultati delle missioni. La sonda spaziale Voyager ha superato molte avversità. Talmente tante che è decisamente sorprendente che una di esse sia ancora operativa e che rimangano speranze di ripristinare l’altra.

Il “Muro di Fuoco” potrebbe diventare una prova dura. Soprattutto rispetto a tutto ciò a cui sono sopravvissute. Le coraggiose sonde hanno affrontato temperature che andavano da 30.000 a 50.000 Kelvin, quindi da 54.000 a 90.000 gradi Fahrenheit, durante il loro passaggio attraverso l’eliopausa. Una temperatura che rende freddi i fuochi terrestri in confronto.

sistema solare

Sistema Solare e il muro di fuoco

Ovviamente non esiste un fuoco, nel senso di un combustibile che subisce la combustione reagendo con l’ossigeno. L’eliopausa, come il Sole, è composta da plasma caldo. Attraversare l’eliopausa, però, non è come incontrare il Sole e neppure la corona solare. La ragione per cui le due sonde non si sono vaporizzate, per non parlare di malfunzionamenti, è che la densità del materiale al di fuori dei limiti del vento solare è decisamente bassa.

Ma come può essere che questa sia una zona tanto calda nonostante la distanza? Per comprendere come qualcosa di così lontano dal Sole possa essere così caldo, ma anche perché ciò non abbia influenzato la prima sonda che vi è entrata, bisogna conoscere la fisica del calore. La temperatura è una misura che rappresenta la velocità con cui vibrano atomi e molecole. Ovviamente ci vuole energia per creare vibrazioni più veloci.

Una volta aumentata la velocità delle vibrazioni, indipendentemente dalla fonte di energia, è più probabile che urtino contro qualsiasi cosa nelle vicinanze e trasferiscano parte di quell’energia a ciò che colpiscono. In altre parole, se metti la mano nel gas caldo, le molecole che si muovono velocemente si scontreranno con esso, così che molto presto anche la tua mano sarà molto calda.

Sistema solare: le Voyager

Le condizioni sopra descritte sono quelle in cui si trovano le sonde Voyager, stessa situazione che avvertiranno tutti i futuri velivoli spaziali che lasceranno il Sistema Solare. L’eliopausa può essere più densa dello spazio su entrambi i lati. Questa condizione motiva in parte la definizione di “muro”,

Nonostante ci siano poche molecole presenti, queste si muovono comunque ad una velocità fenomenale, e quindi ad una temperatura molto elevata. Le molecole presenti non saranno però in grado di riscaldare qualcosa di così sostanziale come le Voyager, che pesano 722 chilogrammi. Questa condizione lascia ancora aperta la questione di come quegli atomi e molecole sparsi siano diventati così caldi.

Ci si aspettava che l’eliopausa fosse calda. Invece, le stime precedenti misurate erano circa la metà di quelle registrate dalle Voyager. Il vento solare all’interno dell’eliosfera è caldo, avendo avuto poche opportunità di rilasciare la sua energia. Ma l’esterno dell’eliopausa è freddo. Quindi potremmo aspettarci che il confine sia da qualche parte nel mezzo. L’eliopausa, invece, è molto più calda di entrambe. Le temperature misurate dalla Voyager sono state ricondotte alla compressione del plasma, condizione che avviene quando il vento solare incontra il mezzo interstellare o alla riconnessione magnetica.

Altre informazioni

La riconnessione avviene nei plasmi elettricamente conduttori. Questa avviene quando la riorganizzazione della struttura del campo provoca la conversione dell’energia magnetica in onde in rapido movimento, energia termica e accelerazione delle particelle. La riconnessione magnetica è stata testimoniata nel punto in cui i campi magnetici attorno alla Terra, ma anche su altri pianeti, incontrano il vento solare. Nonostante il nome, può riferirsi alla disconnessione dei campi magnetici connessi, così come alla riunificazione dei campi magnetici disconnessi.

FONTE:

https://www.iflscience.com/why-some-people-call-the-solar-systems-edge-the-wall-of-fire-72918

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights