Stella esplode a 45 milioni di anni luce dalla Terra. La supernova è stata fotografata nella galassia NGC 1097. La stella è esplosa 45 milioni di anni fa, ma noi percepiamo la sua luce solo oggi. Il capo del Centro internazionale di astronomia, l’ingegnere Khalfan bin Sultan Al Nuaimi, ha annunciato che l’Osservatorio astronomico Al Khatam del Centro, situato nel deserto di Abu Dhabi, è stato in grado di scoprire l’esplosione di una supernova.
La stella esplosa, una supernova, è stata scoperta dal direttore dall’osservatorio di un Centro Astronomico. La scoperta, da attribuire all’ingegnere Muhammad Shawkat Odeh, è stata effettuata attraverso un programma di osservazione portato avanti dall’Osservatorio dal 26 novembre del 2022.
Khalfan bin Sultan Al Nuaimi ha reso noto che: “L’osservatorio fotografa quotidianamente un gran numero di galassie. A volte fino a 90 galassie al giorno. Poi il giorno successivo le nuove immagini vengono confrontate con le quelle vecchie di riferimento, e se un nuovo oggetto vi appare, viene innanzitutto controllato che non si tratta di un asteroide o di un oggetto scoperto in precedenza, o semplicemente di rumore visibile nell’immagine”.
La stella
Khalfan bin Sultan Al Nuaimi ha spiegato che: “Questa scoperta conferma l’esistenza di osservatori arabi in grado di condurre osservazioni astronomiche professionali e capaci di scoprire fenomeni e oggetti astronomici, pubblicando i loro risultati su ampia scala scientifica. Gli scienziati e gli specialisti possono trarre beneficio da queste osservazioni, che portano ad ulteriori ricerche scientifiche”.
Il direttore del centro, l’ingegner Mohamed Odeh, ha spiegato che la sera dell’8 settembre del 2023, dopo circa 9 mesi di monitoraggio continuo, è stata osservata la presenza di una nuovo oggetto molto luminoso presente all’interno della galassia numero NGC 1097. Questa è una galassia a spirale situata nel gruppo della Fornace. È una galassia situata molto lontana. Infatti, siamo a 45 milioni di anni luce di distanza, e la nuova stella brilla ad una magnitudine di 14. L’Osservatorio Astronomico Seal ha immediatamente inviato la scoperta all’Unione Astronomica Internazionale, che ha documentato la scoperta e ha dato alla supernova esplosa il nome di “SN 2023rve”.
Conclusioni
Il ricercatore ha sottolineato che uno degli osservatori in Italia ha monitorato e analizzato lo spettro della stella esplosa. In questo modo è stata rivelata una supernova di secondo tipo. Quest’ultima è una stella di grande massa, almeno otto volte più grande della massa del Sole. L’oggetto scoperto raggiungerà in futuro la fine della sua vita ed esploderà completamente, trasformandosi in una stella di neutroni o in un buco nero.
Mohamed Odeh ha sottolineato che il fenomeno è stato documentato dall’Unione Astronomica Internazionale, l’American Association of Variable Star Observers (AAVSO). Questo è uno degli organismi più accreditati per quanto riguarda la documentazione di nuove stelle variabili. La stella è stata aggiunta al catalogo delle stelle variabili.
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