domenica, Maggio 19

Stella insolitamente luminosa cattura l’attenzione

Stella insolitamente luminosa cattura l’attenzione. I ricercatori potrebbero aver risolto il mistero celato dietro ad una stella insolitamente luminosa. Anastasios Tzanidakis, uno studente di dottorato dell’Università di Washington e James Davenport assistente professore di astronomia stavano ricercando delle stelle che si comportano in modo strano, quando hanno individuato l’oggetto in questione.

James Davenport ha avuto la possibilità di svolgere la sua ricerca quando ha ricevuto un avviso su una potenziale stranezza stellare arrivato dalla sonda Gaia.

La missione

L’osservatorio spaziale, lanciato dall’Agenzia spaziale europea nel 2013, ha come obiettivo quello di creare una mappa 3D dettagliata della Via Lattea. Gli astronomi hanno deciso di concentrarsi su Gaia17bpp, una stella la cui luminosità è aumentata gradualmente in un periodo di 2,5 anni.

I risultati ottenuti dalla loro indagine e analisi della stella, informazioni che sono state condivise martedì scorso al 241esimo incontro dell‘American Astronomical Society, hanno reso noto che la stella stessa non è cambiata. In realtà, la stella possiede nelle sue vicinanze uno strano compagno, responsabile di quella che i ricercatori hanno definito una “photobomb di sette anni”.

Anastasios Tzanidakis, ha chiarito che: “Crediamo che questa stella faccia parte di un tipo di sistema binario eccezionalmente raro, formato da una stella più grande e gonfia, Gaia17bpp, e una piccola stella compagna circondata da un ampio disco di materiale polveroso. Sulla base della nostra analisi, queste due stelle orbitano l’una intorno all’altra in un periodo di tempo eccezionalmente lungo, corrispondenti a 1.000 anni”.

La stella

Secondo i ricercatori esser riusciti a catturare questa stella luminosa, che viene eclissata dal suo compagno polveroso, è un’opportunità irripetibile. La sonda spaziale Gaia ha iniziato ad osservare la stella nel 2014.

I ricercatori hanno messo insieme tutte le osservazioni della stella di Gaia. In questo modo hanno rintracciato altre osservazioni di Gaia17bpp. Queste sono state prese dal telescopio Pan-STARRS1 situato alle Hawaii, dalla missione WISE/NEOWISE della NASA e dalla Zwicky Transient Facility, situato in California, da un periodo che parte dal 2010.

I ricercatori, confrontando le immagini di Gaia17bpp, hanno potuto determinare che la luminosità della stella si è attenuata di 4,5 magnitudini, quindi 67 volte inferiore. La condizione è rimasta invariata per 7 anni, in un periodo riconducibile dal 2012 al 2019.

I ricercatori attraverso le osservazioni hanno potuto vedere la stella al termine di un’eclissi durata anni. Nessun’altra stella, situata vicino a Gaia17bpp, ha mostrato un oscuramento di questa grandezza. Il team, per avere ulteriori conferme, ha consultato un catalogo digitale di lastre astro-fotografiche dell‘Università di Harvard risalenti agli anni ’50.

Anastasios Tzanidakis ha spiegato che: “In oltre 66 anni di storia osservativa, non abbiamo trovato altri segni di un oscuramento significativo che ha caratterizzato questa stella”. Quindi cosa è successo a Gaia17bpp? Anastasios Tzanidakis, continua spiegando che: “Questa stella, sulla base dei dati attualmente disponibili, sembra avere una compagna che si muove lentamente, che è circondata da un grande disco di materiale. Se quel materiale fosse nel sistema solare, si estenderebbe dal Sole fino all’orbita terrestre, o anche oltre”.

Conclusioni

Nonostante Gaia17bpp sia l’unico ad avere un’eclissi così lunga, non è l’unico sistema stellare binario a mostrare una condizione di oscuramento. I ricercatori sono rimasti molto incuriositi anche da Epsilon Aurigae, una stella caratterizzata da un’eclissi che dura due anni e che avviene ogni 27 da parte di un grande compagno, di cui l’effettiva identità rimane un mistero.

La compagna stellare di Gaia17bpp, una formazione che produce polvere, potrebbe essere una piccola stella morta, quindi una nana bianca. I ricercatori però non sono del tutto sicuri di cosa potrebbe contribuire al disco di detriti presenti attorno ad essa.

Gaia17bpp, qualunque sia l’identità del suo compagno, e il suo misterioso partner cosmico sono così distanti l’uno dall’altro che un’altra eclissi è lontana secoli. Anastasios Tzanidakis, conclude spiegando che: “Questa è stata una scoperta fortuita. Se avessimo avuto qualche anno di pausa, lo avremmo perso. Questi tipi di stelle binarie potrebbero essere molto più comuni. In tal caso, dobbiamo elaborare teorie su come sia nato questo tipo di unione. È sicuramente una stranezza, ma potrebbe essere molto più comune di quanto chiunque abbia mai ipotizzato”.

FONTE:

https://edition.cnn.com/2023/01/11/world/distant-star-brightening-scn/index.html

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