venerdì, Maggio 17

Sviluppata intelligenza artificiale per utilizzare i punti di riferimento sulla Luna

Sviluppata intelligenza artificiale per utilizzare i punti di riferimento sulla Luna. Un ingegnere della NASA, esattamente come con il senso di orientamento sulla Terra in caso di mancanza di GPS, sta progettando uno strumento in grado di utilizzare le caratteristiche presenti sull’orizzonte della Luna per poter navigare sulla superficie lunare.

Alvin Yew, ingegnere ricercatore presso il Goddard Space Flight Center della NASA, ha spiegato che: “Per la sicurezza e il geotagging scientifico è importante che gli esploratori sappiano esattamente dove si trovano mentre esplorano il paesaggio lunare. Dotare un dispositivo di bordo di una mappa locale permetterebbe di supportare qualsiasi missione, sia robotica che umana”.

La raccolta delle informazioni delle creste, dei crateri e dei massi che formano un orizzonte lunare, può essere utilizzata da un’intelligenza artificiale per localizzare con precisione un viaggiatore lunare. Il sistema sviluppato dall’ingegnere di ricerca Alvin Yew, fornirebbe quindi un servizio di localizzazione di backup per futuri esploratori, robotici o umani.

Il LunaNet

La NASA sta attualmente lavorando con l’industria, e altre agenzie internazionali, per poter sviluppare una strumentazione di comunicazione e navigazione per la Luna. Il LunaNet porterà sulla Luna una funzionalità “simile ad Internet”, tra cui saranno inclusi i servizi di localizzazione.

Gli esploratori, in alcune regioni della superficie lunare, potrebbero richiedere soluzioni sovrapposte derivate da più fonti, per poter garantire la sicurezza nel caso in cui i segnali di comunicazione non fossero disponibili.

Alvin Yew, ha spiegato che: “È fondamentale disporre di sistemi di backup affidabili quando si parla di esplorazione umana. La motivazione per me era consentire l’esplorazione del cratere lunare, dove l’intero orizzonte sarebbe stato il bordo del cratere”.

Alvin Yew ha cominciato il progetto con i dati del Lunar Reconnaissance Orbiter della NASA, in particolare il Lunar Orbiter Laser Altimeter (LOLA), uno strumento in grado di misurare le pendenze, le caratteristiche della superficie lunare e generare mappe topografiche della Luna ad alta risoluzione.

L’ingegnere sta progettando un’intelligenza artificiale per ricreare le caratteristiche sull’orizzonte lunare, così come apparirebbero ad un esploratore sulla superficie lunare, attraverso l’utilizzo di modelli digitali di elevazione di LOLA. Questi panorami digitali possono essere utilizzati per correlare massi e creste noti, con quelli visibili nelle immagini scattate da un rover o da un astronauta, fornendo così un’accurata identificazione della posizione in una determinata regione.

Alvin Yew, ha spiegato che: “Concettualmente, è come uscire e cercare di capire dove ti trovi osservando l’orizzonte e i punti di riferimento circostanti. Vogliamo dimostrare la precisione sul terreno fino a meno di 30 piedi, o 9 metri. Questa accuratezza apre le porte ad un’ampia gamma di concetti di missione per future esplorazioni”.

I dettagli

LOLA, un dispositivo portatile, potrebbe essere programmato con un insieme locale di dati inerenti il terreno e l’elevazione. La tecnologia di localizzazione di Alvin Yew, anche sulla Terra potrebbe aiutare gli esploratori in luoghi in cui i segnali GPS sono ostruiti o soggetti a interferenze.

Il sistema di geolocalizzazione di Alvin Yew sfrutterà le capacità di GIANT (Goddard Image Analysis and Navigation Tool). Questo strumento di navigazione ottica, sviluppato principalmente dall’ingegnere Goddard Andrew Liounis, ha precedentemente ricontrollato e verificato i dati di navigazione per la missione OSIRIS-REx della NASA, che aveva come obiettivo quello di raccogliere un campione dall’asteroide Bennu.

Il GIANT, a differenza degli strumenti radar o laser che pulsano segnali radio e illuminano un bersaglio per analizzare i segnali di ritorno, analizza rapidamente e accuratamente le immagini, misurando così la distanza da e tra i punti di riferimento visibili.

Conclusioni

La combinazione delle interpretazioni AI dei panorami visivi, rispetto ad un modello noto del terreno della Luna, o anche di un pianeta, potrebbe fornire un potente strumento di navigazione per i futuri esploratori.

FONTE:

https://www.nasa.gov/feature/steering-by-landmarks-on-the-moon

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