domenica, Maggio 19

Terminata la missione InSight

Terminata la missione InSight. Nell’immagine ripresa dal lander, lo scorso 24 aprile 2022, corrispondente al 1211esimo giorno marziano, o sol, della missione, lo strumento era coperto da molta polvere. I pannelli solari di InSight, ricoperti di polvere, hanno prodotta sempre meno energia.

Il team, a breve, metterà il lander nella sua posizione di riposo, concludendo così la missione dopo oltre quattro anni di raccolta di dati scientifici su Marte. I ricercatori hanno contattato il lander per ben due volte, senza alcun risultato, segno evidente che le batterie ad energia solare dello strumento si sono esaurite.

La fine della missione

La NASA aveva deciso precedentemente di dichiarare conclusa la missione se il lander avesse mancato due tentativi di comunicazione. L’agenzia continuerà comunque ad ascoltare i segnali dal lander, nonostante ritenga improbabile qualunque segno di comunicazione. L’ultima volta che InSight ha comunicato con la Terra è stato lo scorso 15 dicembre.

Thomas Zurbuchen, amministratore associato della direzione della missione scientifica della NASA, ha spiegato che: “Ho assistito al lancio e all’atterraggio di questa missione. Dire addio ad un veicolo spaziale è sempre triste, ma l’affascinante scienza prodotta da InSight è motivo di celebrazione. I soli dati sismici di questa missione offrono enormi intuizioni non solo su Marte ma anche su altri corpi rocciosi, compresa la Terra”.

InSight e la sua missione

InSight aveva come obiettivo quello di studiare l’interno di MarteI dati raccolti dal lander hanno fornito molti dettagli sugli strati interni di Marte, sui resti del magnetismo ormai estinto e l’attività sismica. Il sismometro di InSight, altamente sensibile, ha rilevato 1.319 terremoti, tra cui sono compresi i terremoti causati dagli impatti di meteoriti, il più grande dei quali ha portato alla luce grossi pezzi di ghiaccio alla fine dell’anno scorso.

Gli impatti permettono ai ricercatori di a determinare l’età della superficie del pianeta. Mentre, i dati del sismometro forniscono agli scienziati un modo per analizzare la crosta, il mantello e il nucleo del pianeta.

Philippe Lognonné dell’Institut de Physique du Globe de Paris, ricercatore principale che controlla il sismometro di InSight, ha spiegato che: “La sismologia con InSight è divenuta il centro di una missione effettuata oltre la Terra per la prima volta dalle missioni Apollo, quando gli astronauti portarono i sismometri sulla Luna. Abbiamo aperto nuovi orizzonti e il nostro team scientifico può essere orgoglioso di tutto ciò che abbiamo imparato lungo il percorso”.

Il sismometro è stato l’ultimo strumento scientifico rimasto acceso mentre la polvere, che si accumulava sui pannelli solari del lander, ne riduceva gradualmente l’energia, un processo iniziato prima che la NASA estendesse la missione all’inizio di quest’anno.

Conclusioni

Laurie Leshin, direttore del JPL, che gestisce la missione, ha dichiarato che: InSight è stato all’altezza del suo nome. È stato emozionante vedere cosa ha ottenuto il lander, grazie ad un team che ha contribuito a rendere questa missione un successo. Sì, è triste dirgli addio, ma l’eredità di InSight continuerà a vivere, informando e ispirando”.

Tutte le missioni presenti su Marte stanno affrontando molte sfide e InSight non è stato da meno. Il lander presentava una punta auto-martellante, soprannominata “la talpa”, che doveva scavare per 5 metri verso il basso, trascinando un cavo carico di sensori, uno strumento che avrebbe misurato il calore all’interno del pianeta, consentendo così ai ricercatori di calcolare quanta energia viene rilasciata da Marte.

La talpa, purtroppo, non è riuscita a guadagnare trazione nel terreno, finendo poi per seppellire la sua sonda di 40 centimetri appena sotto la superficie. Questo ha permesso di raccogliere dei dati preziosi sulle proprietà fisiche e termiche del suolo marziano, informazioni utili per qualsiasi futura missione umana o robotica che abbia come scopo quello di scavare sottoterra.

Il braccio ha anche contribuito a rimuovere la polvere dai pannelli solari di InSight, mentre la sua potenza iniziava a diminuire. Bruce Banerdt del JPL, il principale investigatore della missione, ha concluso spiegando che: “Abbiamo immaginato InSight come un collega presente su Marte negli ultimi quattro anni, per questo è difficile dirgli addio. Ma si è assolutamente guadagnato la meritata pensione”.

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FONTE:

https://www.nasa.gov/press-release/nasa-retires-insight-mars-lander-mission-after-years-of-science

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