mercoledì, Maggio 8

Un pianeta misterioso osservato da vicino

Un pianeta misterioso osservato da vicino. Webb ha dato uno sguardo molto da vicino al misterioso pianeta. Un team scientifico ottiene nuove informazioni sull’atmosfera di un “mini-Nettuno”. Quest’ultimi sono una classe di pianeti comune nella galassia, ma di cui si sa ancora molto poco.

Il telescopio ha osservato un pianeta lontano situato al di fuori del nostro sistema solare. Il corpo è diverso da qualsiasi cosa osservata. Webb ha rilevato quello che è probabilmente un mondo altamente riflettente, con un’atmosfera piena di vapore. Il telescopio è riuscito a dare uno sguardo ravvicinato al mondo misterioso, un “mini-Nettuno”, un pianeta che era in gran parte impenetrabile alle osservazioni precedenti.

Il pianeta, denominato GJ 1214 b, è troppo caldo per poter ospitare oceani di acqua liquida. L’acqua quindi si trova sotto forma vaporizzata, un elemento che potrebbe comunque essere una parte importante della sua atmosfera.

Il pianeta misterioso

Eliza Kempton, ricercatrice presso l’Università del Maryland e autrice principale di un nuovo articolo, pubblicato su Nature, sul pianeta ha spiegato che: “Il pianeta è totalmente ricoperto da una sorta di foschia o strato di nuvole. L’atmosfera è rimasta totalmente nascosta da noi fino a questa osservazione”.

La ricercatrice ha sottolineato che, se davvero fosse ricco di acqua, il pianeta avrebbe potuto essere un “mondo acquatico”, con grandi quantità di materiale acquoso e ghiacciato al momento della sua formazione. Il team di ricerca, per penetrare una barriera così spessa, ha utilizzato un nuovo approccio. Oltre ad effettuare l’osservazione standard, catturando la luce della stella ospite che è filtrata attraverso l’atmosfera del pianeta, ha seguito GJ 1214 b attraverso quasi tutta la sua orbita attorno la stella.

L’osservazione ha dimostrato la potenza del Mid-Infrared Instrument (MIRI) di Webb. Lo strumento riesce a visualizzare le lunghezze d’onda della luce al di fuori della parte dello spettro elettromagnetico che gli occhi umani possono vedere. Il team, utilizzando il MIRI, è stato in grado di creare una sorta di “mappa del calore” del pianeta, mentre questo orbitava attorno alla stella.

La mappa del calore ha rivelato sia il lato diurno che quello notturno, svelando i dettagli della composizione dell’atmosfera. Questo poco prima che l’orbita del pianeta lo portasse dietro la stella, e mentre emergeva dall’altra parte.

Il pianeta GJ 1214 b

Eliza Kempton, ha spiegato che: “La capacità di ottenere un’orbita completa è stata davvero fondamentale per capire come il pianeta distribuisce il calore dal lato diurno al lato notturno. C’è molto contrasto tra il giorno e la notte. Il lato notturno è più freddo di quello diurno. In effetti, le temperature sono passate da 535 a 326 gradi Fahrenheit (da 279 a 165 gradi Celsius)”.

Un cambiamento così grande è possibile solo in un’atmosfera composta da molecole più pesanti, come l’acqua o il metano, elementi che appaiono simili quando vengono osservate dal MIRI. L’atmosfera di GJ 1214 b quindi non è composta principalmente da molecole di idrogeno più leggere. Questo è un indizio potenzialmente importante per la storia e la formazione del pianeta e forse per il suo inizio acquoso.

Eliza Kempton, ha dichiarato che: “Questa non è un’atmosfera primordiale. Non riflette la composizione della stella ospite attorno alla quale si è formata. Quindi, o ha perso molto idrogeno, se è nato con un’atmosfera ricca di idrogeno, oppure è stato formato da elementi più pesanti per cominciare, un materiale più ghiacciato e ricco di acqua”.

Il pianeta è piuttosto caldo per gli standard umani, ma molto più freddo del previsto. Questo perché la sua atmosfera insolitamente brillante, una condizione sorprendente per i ricercatori, riflette una grande frazione della luce dalla sua stella madre, invece di assorbirla e diventare più calda.

Conclusioni

Le nuove osservazioni potrebbero aprire la porta ad una conoscenza più approfondita di un tipo di pianeta avvolto nel mistero. I mini-Nettuno sono il tipo di pianeta più comune nella galassia, ma molto misteriosi. Questo perché non si trovano nel nostro sistema solare. Le misurazioni finora effettuate mostrano che sono sostanzialmente simili ad una versione ridotta del nostro Nettuno. Oltre a questo, si sa molto poco.

Rob Zellem, un ricercatore di esopianeti che lavora con il coautore e collega ricercatore di esopianeti Tiffany Kataria al Jet Propulsion Laboratory ha dichiarato che: “Negli ultimi dieci anni, l’unica cosa che sapevamo veramente di questo pianeta era che l’atmosfera era nuvolosa o nebbiosa. Questo documento ha delle implicazioni davvero interessanti per ulteriori interpretazioni dettagliate del clima e per osservare la fisica dettagliata che si verifica all’interno dell’atmosfera di questo pianeta”.

Il nuovo studio suggerisce che il pianeta potrebbe essersi formato più lontano dalla sua stella, un tipologia nota come nana rossa, per poi evolversi gradualmente verso l’interno fino alla sua orbita attuale più stretta. L’anno del pianeta, quindi un’orbita attorno alla stella, dura solamente 1,6 giorni terrestri.

Eliza Kempton, ha spiegato che: “La spiegazione più semplice, se trovi un pianeta molto ricco di acqua, è che questo si è formato più lontano dalla stella ospite”. Ovviamente, saranno necessarie ulteriori osservazioni per poter definire maggiori dettagli su GJ 1214 b.

Mentre un’atmosfera acquosa sembra molto probabile per questo pianeta, è possibile anche una percentuale significativa di metano. Per trarre conclusioni più ampie su come si formano i mini-Nettuno occorreranno ulteriori osservazioni più in profondità. Eliza Kempton, conclude affermando che: “Osservando un’intera popolazione di oggetti come questo, si potrebbe costruire una storia coerente su questi corpi”.

FONTE:

https://www.nasa.gov/feature/jpl/nasa-s-webb-takes-closest-look-yet-at-mysterious-planet

About The Author

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Verified by MonsterInsights