domenica, Maggio 19

Webb individua un gigantesco punto interrogativo

Webb individua un gigantesco punto interrogativo. Il telescopio ha immortalato una strana formazione. I ricercatori si sono chiesti subito cosa fosse questo gigantesco punto interrogativo situato nello spazio. L’oggetto è situato molto al di fuori del nostro quartiere galattico, forse a miliardi di anni luce di distanza. Questo secondo quanto affermato da Christopher Britt, uno scienziato dell’educazione e della divulgazione presso lo Space Telescope Science Institute, che ha contribuito a pianificare le osservazioni.

Gli astronomi sono rimasti molto sorpresi dopo aver osservato con il James Webb Telescope l’inspiegabile oggetto, una sconcertante formazione cosmica. L’Agenzia spaziale europea ha rilasciato un’immagine di due giovani stelle che si formano a 1.470 anni luce di distanza dalla Terra. Tra l’immagine immortalata però c’è una formazione che sembra un gigantesco punto interrogativo cosmico.

Webb e il punto interrogativo

I ricercatori ritengono poco probabile che la formazione possa essere un messaggio dall’universo, ma stanno cercando piuttosto una spiegazione più ragionevole. Gli appassionati dello spazio con una vista d’aquila hanno individuato il punto interrogativo nella parte inferiore di un’immagine. Ques’ultima è stata catturata utilizzando la luce infrarossa, che penetra più facilmente nella polvere spaziale rispetto alla luce visiva, ed è la più alta risoluzione degli oggetti mai vista a queste lunghezze d’onda.

L’immagine è stata rilasciata dalla NASA è presenta una coppia di stelle in formazione attiva note come Herbig-Haro 46/47. Le due stelle possono fornire indizi su come potrebbe essersi formato il nostro Sole. I due corpi sono relativamente vicini alla Terra, a circa 1.400 anni luce, e relativamente giovani, solo poche migliaia di anni.

Webb e le ipotesi

I ricercatori ritengono che il colore arancione del punto interrogativo suggerisce che potrebbero esserci alcune galassie che si fondono sullo sfondo dell’immagine principale. Ma potrebbero esserci anche altre spiegazioni per la formazione, però queste richiederebbero ulteriori ricerche per essere confermate. Lo Space Telescope Science Institute, che guida le operazioni scientifiche e di missione per il telescopio, ha dichiarato che: “Probabilmente è una galassia lontana, o galassie potenzialmente interagenti. E sono forse le loro interazioni che potrebbero aver causato la forma distorta del punto interrogativo”.

Matt Caplan, assistente professore di fisica all’Università dell’Illinois, ha aggiunto una sua ipotesi alla teoria, asserendo che: “Le due formazioni tra loro distinte potrebbero essere la fusione di galassie sullo sfondo, con la parte superiore del punto interrogativo che fa parte di una galassia più grande che viene interrotta dalla marea”.

Christopher Britt ha ipotizzato che: “La mia ipotesi migliore è che il punto interrogativo sia in realtà la fusione di due galassie. È qualcosa che si vede abbastanza frequentemente, e succede alle galassie molte volte nel corso della loro vita. Ciò include la nostra galassia, la Via Lattea, che in futuro si fonderà con Andromeda in circa quattro miliardi di anni”.

Conclusioni

Gli indizi portano a due galassie caratterizzate dalla strana forma a punto interrogativo. Secondo Christopher Britt ci sono due punti più luminosi, uno nella curva e l’altro nel punto, che potrebbero essere i nuclei galattici, i centri delle galassie. Mentre la curva del punto interrogativo potrebbe essere la “coda” che viene strappata via mentre le due galassie si muovono a spirale l’una verso l’altra.

O forse potrebbero anche essere degli oggetti completamente estranei, con una delle formazioni che è molto più vicino alla Terra rispetto all’altro. Christopher Britt avverte che la stima della distanza basata solo sui colori nell’immagine può essere molto complicata. Per comprendere la formazione ci vorrebbero più indagini per identificare esattamente quanto è lontano il punto interrogativo. Per ora però la fonte di questa formazione rimane un mistero cosmico.

FONTI:

https://www.bbc.co.uk/newsround/66448453

https://www.nationalgeographic.com/science/article/nasa-question-mark-james-webb-telescope

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