sabato, Dicembre 14

Webb “vede” il futuro: il Sole inghiottirà i pianeti

Webb “vede” il futuro: il Sole inghiottirà i pianeti. L’evento riguarderà i pianeti interni del Sistema solare. Le osservazioni di Webb aprono uno squarcio sul futuro del Sistema solare. I pianeti Venere, Mercurio e forse anche la Terra saranno inghiottiti dal nostro Sole.

Il telescopio spaziale Webb della NASA ci ha offerto una visione in anteprima sul futuro del nostro sistema solare. Secondo i ricercatori, che hanno analizzato i dati raccolti dal JWST, fra 5 miliardi di anni, il Sole inghiottirà il pianeta Mercurio, molto probabilmente Venere e forse anche la Terra stessa.

Il nostro Sole diventerà prima una stella gigante rossa, quindi grande 100 volte più di adesso. Successivamente si trasformerà in una nana bianca, quindi con dimensioni simili alla Terra. Il Sole risparmierà certamente i pianeti più esterni, quindi a partire da Giove. Questi però potrebbero essere allontanati rispetto alla posizione attuale o addirittura espulsi dal Sistema Solare.

webb

Webb e il sistema solare

Le conclusioni a cui sono giunti i ricercatori derivano dalle analisi dei dati raccolti da Webb. Il telescopio ha “fotografato” per la prima volta pianeti su orbite, simili a quelle dei pianeti del nostro Sistema solare, attorno ad altre stelle nane bianche. I pianeti esaminati seguono delle orbite simili a quelle dei pianeti giganti del Sistema solare esterno. Questi corpi erano grandi abbastanza da riuscire a sfuggire all’inferno di quando la stella era divenuta una gigante rossa.

La scoperta offre dei dati interessanti. Le nane bianche sono stelle interessanti per cercare i pianeti extrasolari. Questi oggetti brillano solamente con l’uno per cento della luminosità del Sole. Questa condizione rende più semplice per i telescopi bloccare la luce della stella per rivelare il debole bagliore dei pianeti circostanti. Susan Mullally, astronoma dello Space Telescope Science Institute, e i suoi colleghi hanno utilizzato Webb per studiare quattro nane bianche. Questo erano piuttosto vicine, entro 75 anni luce dalla Terra.

Il team di ricerca intorno a due nane bianche ha individuato degli oggetti. Questi sembrano essere dei pianeti. Uno dei pianeti possiede delle dimensioni di 1,3 volte la massa di Giove. Questo segue un’orbita simile a quella di Saturno attorno alla sua stella. L’altro pianeta invece ha 2,5 volte la massa di Giove e un’orbita leggermente più grande di quella di Nettuno.

Conclusioni

Susan Mullally ha spiegato che: “Questa è la prima vera indicazione che pianeti come Giove e Saturno possono sopravvivere all’evoluzione del loro Sole mentre questo si trasforma in una nana bianca”. La ricercatrice Susan Mullally e i suoi colleghi hanno pubblicato l’articolo su arXiv. Questa è una piattaforma che raccoglie bozze finali di articoli pronti per la stampa su riviste scientifiche. L’articolo è stato accettato per la pubblicazione su The Astrophysical Journal Letters.

La novità di questo studio è che prima si avevano solo indizi di pianeti sopravvissuti attorno a nane bianche debolmente luminose. Questo succede soprattutto quando tali stelle vengono oscurate periodicamente perché eclissate dai pianeti in orbita attorno ad esse.

Il telescopio Spitzer della NASA nel 2011 aveva individuato un potenziale pianeta in orbita attorno ad una nana bianca con un’orbita enorme. Questa era di 2.500 volte la distanza che c’è tra la Terra ed il Sole. Tutto ciò ha lasciato gli astronomi un po’ perplessi. I pianeti più vicini, con orbite più simili a quelle di Giove e Saturno, non erano stati rilevati fino alle osservazione del telescopio Webb.

FONTE:

https://www.focus.it/scienza/spazio/sole-inghiottira-terra-pianeti-sistema-solare-mercurio-venere-terra

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