venerdì, Maggio 17

Giove: scoperta nuova caratteristica nell’atmosfera

Giove: scoperta nuova caratteristica nell’atmosfera. L’incredibile scoperta è stata fatta da Webb. La corrente nei pressi dell’equatore ha venti che viaggiano a 320 miglia all’ora. Webb ha scoperto una nuova caratteristica mai vista prima nell’atmosfera di Giove. I risultati dei ricercatori sono stati recentemente pubblicati su Nature Astronomy.

La corrente a getto ad alta velocità, che si estende per oltre 4.800 chilometri, si trova sopra l’equatore di Giove, sopra i principali strati nuvolosi. La scoperta di questo getto sta fornendo informazioni su come gli strati della famosa atmosfera turbolenta di Giove interagiscono tra loro. Webb è l’unico strumento in grado di tracciare tali caratteristiche.

Ricardo Hueso dell’Università dei Paesi Baschi, autore principale dell’articolo che descrive i risultati, ha spiegato che: “Questo è qualcosa che ci ha totalmente sorpreso. Ciò che abbiamo sempre visto come foschie sfocate nell’atmosfera di Giove. Ora appaiono come caratteristiche nitide che possiamo seguire insieme alla rapida rotazione del pianeta”.

Giove

Giove: la scoperta

Il team di ricerca ha analizzato i dati della NIRCam (Near-Infrared Camera) di Webb catturati a luglio del 2022. Il programma Early Release Science, guidato da Imke de Pater dell’Università della California, Berkeley e Thierry Fouchet dell’Osservatorio di Parigi è stato progettato per scattare immagini di Giove a 10 ore di distanza, o in un giorno gioviano. Queste sono state riprese con quattro filtri differenti, ciascuno in grado di rilevare cambiamenti in piccole caratteristiche a diverse altitudini dell’atmosfera di Giove.

Imke de Pater ha spiegato che: “Anche se vari telescopi terrestri, velivoli spaziali come Juno e Cassini della NASA e il telescopio spaziale Hubble della NASA hanno osservato i cambiamenti meteorologici del sistema gioviano, Webb ha già fornito nuove scoperte sugli anelli di Giove, sui satelliti e sulla sua atmosfera”.

Giove è differente dalla Terra secondo molti aspetti. Giove è un gigante gassoso, la Terra invece è un mondo roccioso e temperato. Entrambi i pianeti però hanno atmosfere stratificate. Le lunghezze d’onda della luce infrarossa, visibile, radio e ultravioletta osservate da queste altre missioni rilevano gli strati più bassi e profondi dell’atmosfera del pianeta. Luogo in cui risiedono gigantesche tempeste e nubi di ghiaccio di ammoniaca.

Giove e Webb

Lo sguardo di Webb è sensibile agli strati più alti dell’atmosfera, a circa 25-50 chilometri sopra le cime delle nuvole di Giove. Nell’imaging nel vicino infrarosso, le foschie ad alta quota appaiono tipicamente sfocate, con una maggiore luminosità sulla regione equatoriale. Con Webb, i dettagli più fini vengono risolti all’interno della banda luminosa e nebulosa.

La corrente a getto appena scoperta viaggia a circa 515 chilometri orari. Quindi il doppio dei venti sostenuti di un uragano di categoria 5 qui sulla Terra. Questa si trova a circa 40 chilometri sopra le nuvole, nella bassa stratosfera di Giove. Il team, confrontando i venti osservati da Webb ad alta quota con i venti osservati negli strati più profondi da Hubble, ha potuto misurare la velocità con cui i venti cambiano con l’altitudine e generano i wind shears.

La straordinaria risoluzione e la copertura della lunghezza d’onda di Webb hanno consentito il rilevamento di piccole strutture nuvolose utilizzate per tracciare il getto. Le osservazioni complementari di Hubble, effettuate un giorno dopo le osservazioni di Webb, sono state poi cruciali per determinare lo stato base dell’atmosfera equatoriale di Giove. Ma anche per osservare lo sviluppo di tempeste convettive nell’equatore di Giove non collegate al getto.

Conclusioni

Michael Wong, membro del team dell‘Università di New York, che ha condotto le relative osservazioni di Hubble ha spiegato che: “Sapevamo che le diverse lunghezze d’onda di Webb e Hubble avrebbero rivelato la struttura tridimensionale delle nuvole temporalesche. Ma siamo stati anche in grado di utilizzare la tempistica dei dati per vedere quanto rapidamente si sviluppano le tempeste”. I ricercatori attendono con ansia ulteriori osservazioni di Giove con Webb. Questo per determinare se la velocità e l’altitudine del getto cambiano nel tempo.

Il membro del team Leigh Fletcher dell’Università di Leicester ha dichiarato che: “Giove ha uno schema complicato ma ripetibile di venti e temperature nella sua stratosfera equatoriale. Questo avviene molto al di sopra dei venti tra le nuvole e delle foschie misurate a queste lunghezze d’onda. Se la forza di questo nuovo getto è collegata a questo modello stratosferico oscillante, potremmo aspettarci che il getto vari considerevolmente nei prossimi 2 o 4 anni. Sarà sicuramente emozionante testare questa teoria negli anni a venire”.

Il ricercatore conclude affermando che: “È sorprendente per me che, dopo anni passati a monitorare le nuvole e i venti di Giove da numerosi osservatori, abbiamo ancora molto da imparare su questo pianeta. Caratteristiche come questo getto sono rimaste nascoste alla vista fino a quando le nuove immagini NIRCam non sono state scattate nel 2022”.

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