sabato, Maggio 11

Juno ha catturato un fulmine su Giove

Juno ha catturato un fulmine su Giove. Nella vista ripresa dalla sonda, in cui è presente anche un vortice vicino al polo nord di Giove, è stato ripreso il bagliore di un fulmine. Sulla Terra, i fulmini provengono da nuvole d’acqua e si verificano più frequentemente vicino all’equatore. Invece, su Giove i fulmini si verificano probabilmente anche con le nuvole contenenti una soluzione di acqua e ammoniaca. Questi possono essere visti più spesso vicino ai poli.

Le orbite di Juno, nei prossimi mesi, la porteranno ripetutamente vicino a Giove. In queste occasioni la sonda passerà sopra il lato notturno del pianeta gigante. Questi suoi passaggi forniranno l’opportunità agli strumenti scientifici di Juno di catturare i fulmini quando avverranno.

La sonda Juno ha catturato il fulmine mentre completava il suo 31° sorvolo ravvicinato di Giove, avvenuto lo scorso 30 dicembre 2020. Lo scienziato Citizen Kevin M. Gill, nel 2022, ha elaborato l’immagine dai dati grezzi dello strumento JunoCam, presente a bordo del velivolo spaziale. Juno, nel momento in cui è stata scattata l’immagine, si trovava a circa 32.000 chilometri sopra le cime delle nuvole di Giove, ad una latitudine di circa 78 gradi mentre si avvicinava al pianeta.

Juno: i dettagli

La sonda Juno della NASA ha scoperto quindi che Giove ha fulmini proprio come sono i nostri, sul pianeta Terra. Giove, ha dei fulmini quasi identici a quelli terrestri solo un quinto più grande. Questo nonostante Giove sia un pianeta gassoso, piuttosto che un pianeta roccioso e circa 11 volte il diametro della Terra.

La presenza dei fulmini di Giove, delle gigantesche scintille di elettricità nella sua atmosfera, è stata scoperta dai ricercatori che hanno esaminato cinque anni di dati dalla sonda Juno, in orbita attorno al pianeta dalla metà del 2016.

Il nuovo documento, pubblicato su Nature Communications, dettaglia i dati ad alta risoluzione acquisiti dallo strumento Juno’s Waves. L’autrice principale dello studio Ivana Kolmašová e il suo team hanno scoperto che i fulmini su Giove si sono verificati a distanza di un millisecondo. Questo suggerisce delle caratteristiche simili all’innesco dei fulmini, formazioni simili a quelle osservate nei temporali sulla Terra. I risultati indicano che i fulmini su Giove possono essere paragonabili a quelli che si formano all’interno delle nuvole nell’atmosfera terrestre.

Il modo in cui i fulmini vengono prodotti su Giove può essere si simile a quello sulla Terra, ma ci sono anche enormi differenze. I fulmini su Giove possono raggiungere le 40 miglia dalla base alla cima. Si pensa anche che i fulmini su Giove siano fino a tre volte più energetici dei super-fulmini della Terra.

Conclusioni

Le immagini non elaborate di JunoCam sono disponibili per il pubblico da esaminare ed elaborare in prodotti di immagini su https://missionjuno.swri.edu/junocam/processing.

Juno, attualmente attorno a Giove, si trova su un’orbita ellittica che si conclude ogni 38 giorni. La sonda, di cui è stata estesa la missione, completerà i suoi obiettivi il 15 settembre del 2025 quando durante la sua 76a orbita scenderà nell’atmosfera turbolenta di Giove e si disintegrerà per evitare che si schianti accidentalmente contro, e possibilmente contaminante, una delle lune di Giove.

FONTI:

https://www.nasa.gov/image-feature/jpl/nasa-s-juno-mission-captures-lightning-on-jupiter

https://www.forbes.com/sites/jamiecartereurope/2023/05/26/nasas-juno-discovers-that-jupiter-has-lightning-just-like-ours/?sh=698019a476a8

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