giovedì, Maggio 16

Juno rileva eruzioni vulcaniche attive sulla luna Io

Juno rileva eruzioni vulcaniche attive sulla luna Io. Le nuove immagini del corpo più vulcanico del sistema solare sono state catturate da Juno quando si è avvicinata a Io più di qualsiasi altro strumento spaziale negli ultimi 20 anni. La sonda della NASA ha effettuato un secondo sorvolo della luna di Giove, Io. Questo ha permesso di catturare il corpo più vulcanico del sistema solare con dettagli sorprendenti.

La sonda ha permesso di intravedere un lato di Io che non si vedeva da 35 anni. Le immagini di Io sono state scattate la scorsa settimana. Queste sono state riprese dal sorvolo del 3 febbraio, evento in cui Juno ha sorvolato la luna gioviana a soli 1.500 chilometri dalla superficie. Il sorvolo ha permesso allo strumento JunoCam della sonda di catturare diverse caratteristiche vulcaniche della luna. Tra le più sorprendenti ci sono i pennacchi in eruzione attiva, laghi di lava e alte vette montuose.

Una delle immagini più impressionanti catturate da Juno è stata scattata il 4 febbraio alla fine del sorvolo. Questa mostra due pennacchi che fuoriescono dalla luna vulcanica. Secondo la NASA i pennacchi sono stati visti mentre la sonda si trovava ad un’altitudine di 3.852 chilometri sopra Io.

juno

Juno e le immagini

L’immagine dei pennacchi, la cui origine non è stata ancora mostrata, è la prova dell’attività vulcanica in corso sulla luna gioviana. Io ha all’incirca le dimensioni della Luna terrestre. A differenza del nostro satellite però disseminato di centinaia di vulcani in eruzione attiva. Questi sono in grado di far esplodere materiale per decine di chilometri nell’atmosfera sottile e priva di acqua di questa luna gioviana.

La fonte dell’estremo vulcanismo di Io, secondo i ricercatori, è l’influenza gravitazionale del suo pianeta Giove. Ma anche quella delle sue altre tre grandi lune gioviane Europa, Ganimede e Callisto. La costante spinta e attrazione gravitazionale su Io generano forze di marea. Queste sono talmente intense da causare l’innalzamento e l’abbassamento della superficie della luna ad altezze fino a 100 metri. Ciò innesca un vulcanismo estremo all’interno di Io.

Un’altra immagine di Io catturata subito dopo il sorvolo, questa volta il 5 febbraio, mostra la luna gioviana con un aspetto decisamente psichedelico. L’immagine è stata creata con dati provenienti da più filtri. Questa mostra il lato sinistro scuro di Io con toni verdi e rossi, mentre il lato destro illuminato assume una tonalità arancione opportunamente infuocata. Un’altra immagine scattata da JunoCam sempre il 5 febbraio rivela il lato di Io rivolto permanentemente a Giove, l’”emisfero sub-Gioviano”.

Conclusioni

La NASA ha affermato che questa è la prima volta che l’emisfero sub-gioviano di Io viene osservato da quando la Voyager 1 ha attraversato il sistema gioviano nel 1979. L’emisfero sub-Gioviano è stato illuminato nelle immagini grazie alla luce che rimbalza dalle cime delle nuvole di Giove. L’illuminazione ha permesso a JunoCam di individuare diversi cambiamenti superficiali su Io, condizioni create dall’attività vulcanica.

I cambiamenti superficiali sono creati da un rimodellamento del campo di flusso composto in una regione chiamata Kanehekili. Questa presenta due punti caldi persistenti ad alta temperatura e un pennacchio vulcanico attivo. A est di Kanehekili, nome derivante dal dio hawaiano del tuono, Juno ha individuato un nuovo flusso di lava. Juno, ora al terzo anno della sua missione estesa dopo che la sua missione primaria si è conclusa nel luglio 2021, non si avvicinerà di nuovo a Io così tanto.

I successivi sorvoli dopo di lo la vedrà avvicinarsi alla luna vulcanica a distanze crescenti. Il prossimo avvicinamento la vedrà passare ad un’altitudine di circa 16.500 km, mentre il sorvolo finale porterà la sonda a circa 115.000 chilometri dalla luna vulcanica. La missione estesa di Juno, che indaga Giove e le sue lune, durerà fino a settembre 2025. La NASA farà finire la missione con uno schianto intenzionale nell’atmosfera del gigante gassoso.

FONTE:

https://www.space.com/io-jupiter-moon-nasa-juno-photos

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