domenica, Maggio 12

Nuovo esopianeta a 72 anni luce di distanza

Nuovo esopianeta a 72 anni luce di distanza. L’oggetto possiede quasi le stesse dimensioni della Terra. L’esopianeta orbita attorno ad una minuscola stella non molto lontana.

K2-415b, questo è il nome del pianeta, con le sue somiglianze, e differenze, con il nostro mondo natale potrebbe far luce su come i pianeti simili alla Terra si formano ed evolvono in modi diversi. Questo in sistemi molto diversi dal nostro. La ricerca è stata accettata per la pubblicazione su The Astronomical Journal ed è disponibile su arXiv.

Il nuovo esopianeta

Il team internazionale di astronomi guidato da Teruyuki Hirano dell’Astrobiology Center in Giappone, ha spiegato che: “I piccoli pianeti attorno alle nane M sono un buon laboratorio per esplorare la diversità atmosferica dei pianeti rocciosi e le condizioni in cui può esistere un pianeta terrestre abitabile”.

Teruyuki Hirano continua spiegando che: “Essendo una delle stelle di massa più bassa note per ospitare un pianeta in transito delle dimensioni della Terra, K2-415 sarà un obiettivo molto interessante per ulteriori osservazioni di follow-up. Tra cui il monitoraggio aggiuntivo della velocità radiale e la spettroscopia di transito”.

Gli esopianeti

La galassia della Via Lattea è un luogo immenso, in cui sono presenti molti mondi interessanti. Finora però si è dimostrata molto evasiva su una delle più grandi domande che l’umanità abbia mai posto. Ossia, c’è un altro posto là fuori dove la vita potrebbe potenzialmente formarsi?

Visto che la Terra è l’unico posto nell’universo in cui sappiamo per certo che è emersa la vita, uno degli strumenti che potrebbero aiutare a fornire risposte è una popolazione di esopianeti simili alla Terra. Simile per dimensioni, per composizione, per temperatura e per massa.

La popolazione di esopianeti scelta per iniziare questa ricerca è rappresentata da piccoli mondi delle dimensioni della Terra, che orbitano attorno a piccole stelle, relativamente vicine. Ma soprattutto oggetti che transitano tra noi e la stella. Questo perché sono i migliori candidati per poter caratterizzare un’atmosfera.

La zona di temperatura abitabile, intorno a stelle più piccole, più deboli e più fredde come le nane rosse, è molto più vicina alla stella di quanto non lo sia attorno ad una stella come il Sole. Ciò significa che il periodo orbitale è molto più breve. Inoltre, le stelle più vicine appariranno più molto più luminose, il che renderà più facili le osservazioni.

Gli esopianeti individuati

I piccoli esopianeti, però, sono più difficili da trovare rispetto a quelli grandi. Infatti, sono solo 14 gli esopianeti trovati entro 100 anni luce dal sistema solare, più piccoli di 1,25 volte il raggio della Terra. Questi sono stati trovati in orbita attorno a stelle nane rosse. Tra questi sono inclusi tutti e 7 i mondi presenti nel sistema TRAPPIST-1.

Del nuovo esopianeta non sono note molte informazioni. L’esopianeta K2-415b è 1.015 volte il raggio della Terra, e orbita attorno ad una delle più piccole stelle nane rosse che ospitano un mondo delle dimensioni della Terra. La stella, K2-415, è solo il 16% la massa del Sole.

L’esopianeta è stato individuato per la prima volta nei dati del telescopio per la caccia ai pianeti Kepler, attualmente in pensione, nel 2017. L’oggetto è apparso anche nei dati del successore di Kepler, ossia TESS.

I ricercatori hanno deciso di proseguire effettuando osservazioni ad infrarossi per vedere se potevano rilevare una debole oscillazione nel movimento della stella. Questo perché è sempre leggermente trascinata sul posto dalla gravità dell’esopianeta.

Questa ricchezza di dati ha rivelato la presenza di un mondo, ed anche le sue caratteristiche. La quantità di luce stellare, bloccata quando l’esopianeta transita, può essere utilizzata per calcolare il raggio planetario. La quantità di oscillazione ha permesso di calcolare la sua massa. Questi due parametri, combinati insieme, hanno permesso di calcolare la densità dell’esopianeta. Inoltre, conoscere la periodicità dei transiti ha permesso di rivelare il periodo orbitale dell’esopianeta.

L’esopianeta K2-415b

K2-415b ha però alcune differenze molto importanti rispetto alla Terra. Sebbene l’esopianeta abbia all’incirca le dimensioni della Terra, la sua massa è molto più alta, circa tre volte quella del nostro pianeta. Ciò significa che anche K2-415b è più denso della Terra.

L’esopianeta è molto vicino alla sua stella. Infatti, ha un periodo orbitale di soli quattro giorni. È vero che la zona abitabile di una stella nana rossa può essere molto più vicina della zona abitabile del Sole, con orbite misurabili in giorni anziché in mesi. Nonostante ciò, è un po’ troppo vicina alla sua stella anche per una nana rossa.

K2-415b si trova appena all’interno della zona abitabile di K2-415. Una condizione che crea la necessità di ulteriori sondaggi dell’atmosfera dell’esopianeta. Nel sistema solare, Venere è appena all’interno della zona abitabile, e la sua atmosfera è piuttosto densa. È anche possibile che K2-415 sia caratterizzato un sistema multi-pianeta. Questa ipotesi solleva la possibilità della presenza di un esopianeta attualmente non rilevato nella zona abitabile della stella.

Secondo i ricercatori è improbabile che si possano trovare segni di vita su K2-415b. Nonostante ciò, il sistema rappresenta un obiettivo eccellente per la caratterizzazione atmosferica degli esopianeti e per indagini di follow-up alla ricerca di mondi potenzialmente portatori di vita.

FONTE:

https://www.sciencealert.com/a-planet-almost-exactly-earths-size-has-been-found-72-light-years-away

IMMAGINE:

https://phys.org/news/2023-02-earth-sized-planet-years.amp

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