venerdì, Maggio 17

OSIRIS-REx: il ritorno dei campioni verso la Terra

OSIRIS-REx: il ritorno dei campioni verso la Terra. Lo strumento della NASA sta portando i campioni di asteroidi sulla Terra. La sonda affronterà 5 passaggi per portare i campioni che non saranno poi così facili. I campioni dell’asteroide Bennu, che era presente a bordo di OSIRIS-REx, stanno infatti per affrontare la parte più difficile del loro viaggio, ossia il ritorno dallo spazio profondo.

La sonda spaziale è in procinto di consegnare una capsula che atterrerà in un deserto degli Stati Uniti occidentali il prossimi 24 settembre. Questa tappa completa un viaggio di sette anni, e se avrà successo la rendenderà la prima missione della NASA a recuperare del materiale di superficie da un asteroide.

OSIRIS-REx: il viaggio

OSIRIS-REx è stato lanciato l’8 settembre del 2016 per poi iniziare un viaggio di due anni per incontrarsi con l’asteroide Bennu. La sonda è arrivata in orbita attorno a Bennu ad agosto del 2018, dove ha poi trascorso altri due anni scansionando e mappando la superficie dell’asteroide.

OSIRIS-REx il 20 ottobre del 2020 è sceso sulla superficie dell’asteroide e ha recuperato il materiale che ha poi stivato nella capsula di ritorno. Un’accensione del sistema di propulsione di OSIRIS-REx, effettuata a maggio del 2021 ha poi impostato la sonda su una rotta diretta verso la Terra. La manovra è avvenuta ad una distanza di 1,9 miliardi di chilometri dalla Terra.

La sonda si avvicina ad uno degli aspetti più difficili della missione della NASA ossia il rientro atmosferico e l’atterraggio della capsula. OSIRIS-REx è rimasta in gran parte in modalità a basso consumo durante il suo viaggio di ritorno sulla Terra, un periodo durato 2 anni e 4 mesi. La NASA risveglierà una serie di sistemi di OSIRIS-REx per intraprendere il rientro sulla Terra.

OSIRIS-REx: il rientro in atmosfera

La NASA accenderà OSIRIS-REx il 24 settembre. Questo, garantirà che la traiettoria e l’orientamento della sonda siano allineati per poter lanciare la capsula con i campioni a bordo. OSIRIS-REx si separerà dalla sonda spaziale per iniziare la sua discesa in solitaria nel deserto dello Utah alle 6:42 EDT, alle 12:42 ora italiana, ad un’altitudine di circa 63.000 miglia sopra la Terra.

OSIRIS-REx, dopo il rilascio del campione Bennu, avrà i suoi sensori puntati su un nuovo bersaglio, l’asteroide Apophis. La missione OSIRIS-REx diventerà quindi OSIRIS-APEX, e si dirigerà su una rotta per entrare in orbita attorno ad Apophis nel 2029, per una missione di ricognizione di 18 mesi.

La capsula di ritorno, con il campione di Bennu, dovrebbe raggiungere l’atmosfera superiore della Terra circa quattro ore dopo la separazione dalla sonda spaziale. Questa viaggerà ad una velocità di 43.450 chilometri orari. La capsula è progettata per assorbire e dissipare il calore prodotto durante il rientro, anche se è completamente avvolta in una palla di fuoco. Sarà solo due minuti che la capsula aprirà il paracadute. L’orario di atterraggio stimato della capsula di ritorno OSIRS-REx è alle 10:55 EDT, 16:55 ora italiana.

Conclusioni

I ricercatori subito dopo l’atterraggio, una volta verificata la sicurezza dell’area di atterraggio, controlleranno la capsula per verificarne l’integrità strutturale, per poi recuperarla e portarla in una vicina camera bianca mobile. Qui verranno prelevati e testati i campioni di terreno sul sito di atterraggio per escludere la possibilità di contaminazione del campione di Bennu a causa del suo impatto con la superficie.

Il container con i campioni viaggerà poi verso il Johnson Space Center (JSC) della NASA, a Houston, in Texas. Un quarto del campione di Bennu rimarrà con i ricercatori del team ORISIRS-REx. I responsabili della missione della JSC hanno già pianificato di dividere e preservare il materiale dell’asteroide per offrire agli scienziati di tutto il mondo la possibilità di studiare i campioni “per i decenni a venire”, secondo quanto affermato dall’agenzia spaziale.

FONTE:

https://www.space.com/nasa-osiris-rex-sample-return-step-by-step

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