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Telescopio Euclid: le prime immagini a colori

Telescopio Euclid: le prime immagini a colori. Lo strumento ha come obiettivo quello di cacciare la materia oscura. Euclid ha condiviso oggi, 7 novembre, le sue prime immagini a colori dell’universo. Questo ha permesso di vedere per la prima volta l’universo a colori attraverso gli occhi del telescopio Euclid dell’Agenzia spaziale europea, l’ESA.

I ricercatori della missione Euclid si sono riuniti a Darmstadt, in Germania, per discutere le prime cinque immagini a colori del cosmo. L’ESA ha permesso di guardare in diretta la rivelazione delle immagini. Oltre ad avere un valore scientifico, ci si aspetta che le immagini siano anche un grande piacere per gli occhi cosmici.

Il telescopio Euclid, lanciato a luglio con una missione di sei anni per studiare il cosmo, sta ora analizzando il lato oscuro dell’universo. Il telescopio è situato a circa 1,6 milioni di chilometri dalla Terra. Quindi la stessa localizzazione cosmica del potente telescopio spaziale James Webb della NASA.

telescopio

Il telescopio Euclid

Euclid ha come obiettivo quello di costruire un’innovativa mappa 3D dell’universo oscuro. Il telescopio dovrà tracciare forme e distribuzioni di miliardi di galassie e ammassi stellari fino a 10 miliardi di anni luce di distanza. L’obiettivo principale è quello di ricercare di indizi sulla sfuggente materia oscura e sull’energia oscura.

Il telescopio, per raggiungere questo obiettivo, dovrà acquisire immagini sufficientemente nitide di ampie zone del cielo nelle lunghezze d’onda visibili e infrarosse. Euclid, per indagare l’universo oscuro, osserverà una debole lente gravitazionale. Questo è un fenomeno cosmico che si verifica a causa dell’allineamento casuale di galassie o conglomerati di materia. Il fenomeno consente alle galassie in primo piano di comportarsi come una gigantesca lente d’ingrandimento degli oggetti dietro di loro.

La luce proveniente da fonti di fondo è distorta, ma anche moltiplicata nel suo percorso verso la Terra. Tutto ciò permette di vedere le illusioni contorte e surreali attorno alle galassie che fanno da lente. I ricercatori, poiché la materia visibile comprende solo il 10% circa della massa totale della maggior parte degli ammassi di galassie, sospettano che le particelle invisibili di materia oscura siano responsabili di gran parte di questa lente.

Conclusioni

La ricerca degli ammassi di galassie potrebbe far luce sul comportamento e sulla natura della materia oscura. Le immagini però devono essere estremamente nitide, per poter mettere a fuoco le immagini con lenti sfocate attorno alle galassie.

Euclid ha dato un assaggio delle sue capacità all’umanità alla fine di luglio, inviando a casa due immagini punteggiate da innumerevoli stelle e cosparse di macchie di luce, che sono in realtà galassie lontane. Le ultime immagini riprese saranno senza dubbio altrettanto incantevoli. I ricercatori rassicurano che gli strumenti del telescopio funzionano come previsto. Roland Vavrek, vice scienziato del progetto Euclid, coinvolto nella missione dal 2013, in un video pubblicato venerdì 3 novembre ha dichiarato che: “La missione, che durerà sei anni, è quasi pronta per iniziare la raccolta di dati”.

FONTE:

https://www.space.com/euclid-space-telescope-first-full-color-images-preview

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