giovedì, Maggio 16

Webb rileva il più piccolo asteroide

Webb rileva il più piccolo asteroide. L’oggetto è situato nella fascia principale. L’asteroide è grande all’incirca come il Colosseo di Roma, quindi lungo dai 100 ai 200 metri. L’oggetto è stato rilevato da un team internazionale di astronomi europei, utilizzando il telescopio spaziale James Webb della NASA.

Il team ha utilizzato i dati della calibrazione dello strumento MIRI. Questo ha permesso di rilevare, in maniera del tutto casuale, un asteroide interlocutorio. L’asteroide è, molto probabilmente, il più piccolo oggetto osservato fino ad oggi da Webb.

L’oggetto potrebbe essere un esemplare di un oggetto che misura meno di 1 chilometro di lunghezza. Questo è presente all’interno della fascia principale degli asteroidi, una zona situata tra Marte e Giove. Serviranno ulteriori osservazioni per poter caratterizzare meglio la natura e le proprietà di questo oggetto.

Webb e l’asteroide

Thomas Müller, astronomo presso il Max Planck Institute for Extraterrestrial Physics in Germania, ha spiegato che: “Noi, in modo del tutto inaspettato, abbiamo rilevato un piccolo asteroide nelle osservazioni di calibrazione MIRI. Questi dati sono pubblicamente disponibili. Le misurazioni sono tra le prime di MIRI mirate al piano dell’eclittica. Il nostro lavoro suggerisce che molti nuovi oggetti verranno rilevati con questo strumento”.

Le osservazioni di Webb, pubblicate sulla rivista Astronomy and Astrophysics, non erano progettate per cercare nuovi asteroidi. Si trattavano in realtà di immagini di calibrazione dell’asteroide della fascia principale (10920) 1998 BC1. L’oggetto è stato individuato dagli astronomi nel 1998.

Webb e il MIRI

Le osservazioni sono state condotte per poter testare le prestazioni di alcuni dei filtri del MIRI. Il team di calibrazione li ha ritenuti falliti per motivi tecnici. Questo a causa della luminosità del bersaglio e di un puntamento sfalsato del telescopio.

I dati sull’asteroide 10920, nonostante ciò, sono stati utilizzati dal team per stabilire e testare una nuova tecnica, per limitare l’orbita di un oggetto e stimarne le dimensioni. La validità del metodo è stata dimostrata per l‘asteroide 10920 utilizzando le osservazioni del MIRI. Le informazioni sono state combinate con i dati dei telescopi terrestri e della missione Gaia dell‘ESA.

Il team di ricerca, durante il corso dell’analisi dei dati MIRI, ha trovato l’intruso più piccolo nello stesso campo visivo. I risultati del team hanno potuto suggerire che l’oggetto misura tra i 100 e i 200 metri. Inoltre, occupa un’orbita con un’inclinazione molto bassa e si trovava nella regione interna della cintura principale quando Webb ha effettuato le osservazioni.

Conclusioni

Thomas Müller ha spiegato che: “I nostri risultati mostrano che anche le osservazioni di Webb, che sembrerebbero fallite, possono in realtà essere scientificamente utili. Questo se si ha la giusta mentalità e un po’ di fortuna. Il nostro rilevamento si trova nella fascia principale degli asteroidi. L’incredibile sensibilità di Webb ha permesso di vedere questo oggetto, di circa 100 metri, da una distanza di oltre 100 milioni di chilometri”.

L’asteroide rilevato, secondo il team, potrebbe essere il più piccolo osservato fino ad oggi da Webb, ed uno dei più piccoli rilevati nella fascia principale. La scoperta avrebbe, se confermata, importanti implicazioni per la nostra comprensione della formazione e evoluzione del sistema solare.

I modelli attuali prevedono la presenza di asteroidi con dimensioni anche molto piccole. Gli asteroidi con dimensioni ridotte sono stati studiati in modo meno dettagliato rispetto alle loro controparti più grandi. Questo a causa della difficoltà di osservare questi oggetti. Le future osservazioni Webb, dedicate a questi oggetti, consentiranno agli astronomi di studiare asteroidi di dimensioni inferiori ad 1 chilometro.

Inoltre, il risultato ottenuto suggerisce che Webb sarà anche in grado di contribuire, in modo del tutto fortuito, al rilevamento di nuovi asteroidi. Per poter confermare che l’oggetto rilevato è un asteroide scoperto di recente, sono necessari ulteriori dati sulla posizione relativi alle stelle sullo sfondo dagli studi di follow-up. Questo per poter limitare l’orbita dell’oggetto.

Bryan Holler, scienziato di supporto Webb presso lo Space Telescope Science Institute di Baltimora, conclude spiegando che: “Questo è un risultato fantastico che evidenzia le capacità del MIRI di rilevare, in modo fortuito, una dimensione di asteroide precedentemente non rilevabile nella fascia principale. Le ripetizioni di queste osservazioni sono in fase di programmazione. Noi ci aspettiamo altri nuovi intrusi di asteroidi presenti nelle prossimi immagini”.

FONTE:

https://www.nasa.gov/feature/goddard/2023/webb-detects-extremely-small-main-belt-asteroid

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