sabato, Maggio 18

Alimentazione e salute: sette credenze popolari

Sette credenze popolari su alimentazione e salute. Ma cosa c’è di vero? Esistono molte credenze popolari legate all’alimentazione e allo stile di vita. Concetti che sono stati tramandati, fissandosi nella mente in maniera indelebile.

Le conoscenze scientifiche evolvono con il passare degli anni. Ciò ha permesso che dei concetti ritenuti dannosi per la salute siano stati riconsiderati. Questo grazie alle nuove scoperte scientifiche. Lo stesso vale per il contrario. Comportamenti ritenuti benefici, sono stati classificati come pericolosi. Di seguito illustreremo sette credenze popolari.

La colazione: il pasto più importante della giornata

Questa è un affermazione che più o meno tutti abbiamo sentito. Ma è realmente così? I ricercatori non hanno fornito una risposta certa. Nonostante ciò, negli ultimi anni gli orari dei pasti stanno diventando sempre più rilevanti per la salute metabolica, quella cardiovascolare e per il peso corporeo.

Un recente studio effettuato su un campione di donne in sovrappeso, ha reso noto che coloro che facevano una colazione abbondante perdevano più peso di chi, a parità di calorie, mangiava poco al mattino e tanto a cena. Mentre, altre ricerche hanno evidenziato effetti benefici per il metabolismo. Non fare colazione, o mangiare poco, crea una maggiore fame durante il corso della giornata. Questo comporta un maggiore consumo di cibo.

Esistono quindi delle evidenze scientifiche che sostengono che una colazione sostanziosa è salutare, mentre saltarla potrebbe avere effetti negativi sull’appetito, il peso e il livello di energia per alcune persone. Ma non per tutti. Per chi invece preferisce una colazione leggera e non eccede con i pasti del resto della giornata può continuare così.

Cinque porzioni di frutta e verdura al giorno

Questo è un concetto che ha conquistato un consenso molto ampio. Il consumo quotidiano di cinque porzioni di frutta e verdura è raccomandato da tutte le agenzie e le organizzazioni per la salute pubblica del mondo, in cui è compreso l’OMS.

Le cinque porzioni sono la quantità di frutta e verdura giusta da consumare per mantenersi in buona salute. Esistono anche evidenze scientifiche dell’esistenza di benefici nel consumarne ancora più porzioni, anche fino a 10.

Le persone che consumano più di cinque porzioni hanno un minor rischio di declino della funzione cognitiva e di demenza, di diabete e sembrano avere livelli più bassi di stress. Nel caso si facesse fatica a raggiungere le cinque porzioni, si raccomanda di consumare due porzioni di frutta e tre di verdura, variando il più possibile.

little girl drinking water from a bottle

Bere due litri di acqua al giorno

Il consumo di acqua per idratare il proprio organismo è molto importante. Nonostante ciò, il consiglio di bere almeno due litri di acqua al giorno non ha solide basi scientifiche. Le raccomandazioni ufficiali consigliano di consumare quotidianamente dai sei agli otto bicchieri di acqua, non specificando che parte di quest’acqua può essere assunta sotto forma di bevande, come il caffè, il tè, il latte, i succhi e altre bibite, ma anche attraverso frutta, verdura e altri alimenti. Detto ciò, va bene bere molta acqua, ma non c’è bisogno di arrivare a due litri al giorno.

Un bicchiere di vino al giorno

Per molto tempo si è creduto che bere un bicchiere di vino al giorno portasse dei benefici alla salute, molto di più che astenersi completamente dal consumo di alcol. Diversi studi scientifici hanno mostrato che i “bevitori moderati” avevano un rischio inferiore di sviluppare certe malattie rispetto agli astemi. Questi risultati erano dovuti probabilmente a fattori confondenti di carattere socio-economico, che, una volta rimossi, facevano sparire i presunti benefici dell’alcol.

Le evidenze scientifiche, negli ultimi anni, invece, sono cambiate. Queste hanno portato alla conclusione che non esiste un livello di consumo sicuro. Studi recenti hanno infatti mostrato che già a livelli di consumo moderato si osservano danni, per esempio al cuore. Per mantenersi in saluti, quindi, è meglio evitare di assumere alcol, limitandosi solo al consumo occasionale.

La dieta rallenta il metabolismo

Seguire una dieta ipocalorica innesca nell’organismo un rallentamento del metabolismo. Ma è vero? Quando si segue un’alimentazione a ridotto contenuto calorico, potrebbe innescare un fenomeno chiamato “termogenesi adattativa”. Il nostro organismo riduce la produzione di calore, quindi brucia meno grassi, per conservare energia. Questo processo può spiegare perché alcune persone fanno più fatica di altre a perdere peso.

Gli esperti, per poter scongiurare questo rischio, consigliano di evitare perdite di peso troppo rapide, preferendo dimagrimenti graduali, magari alternando periodi a regime ipocalorico a fasi normocaloriche con un incremento dell’attività fisica. Per chi ha necessità di perdere peso, si raccomanda sempre di rivolgersi a un professionista della nutrizione che stabilirà quale sia il migliore percorso per le proprie esigenze.

La carne rossa fa male

Le indicazioni nutrizionali, in molti paesi, raccomandano di mangiare poca carne rossa. Sono infatti molte le ricerche che hanno mostrato un’associazione tra un consumo elevato e un maggior rischio di tumore alla prostata e di malattie cardiovascolari.

Nonostante ciò, rimangono alcuni dubbi dovuti al fatto che molti degli studi in passato non distinguessero adeguatamente tra carne rossa non trasformata e quella trasformata. Si consiglia quindi di preferire la carne rossa non trasformata, e di limitarne il consumo, anche per ragioni di carattere ambientale.

Fare 10mila passi al giorno

Questo è un consiglio in voga fin dagli anni sessanta, che non ha nessuna evidenza scientifica. Una recente ricerca ha dimostrato che camminare produce una riduzione del rischio di morte prematura per malattie cardiovascolari e cancro. Un altro studio ha mostrato invece una riduzione del rischio di demenza camminando vigorosamente per almeno 3.800 passi al giorno. In entrambi i casi, il superamento della soglia dei 10mila passi crea una riduzione dei benefici. Si può concludere che camminare qualche migliaio di passi al giorno è una buona abitudine per migliorare la propria salute.

FONTE:

https://ilfattoalimentare.it/sei-popolari-credenze-piu-una-su-dieta-salute.html

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