lunedì, Maggio 13

Curiosity: trovati indizi sul passato acquoso di Marte

Curiosity: trovati indizi sul passato acquoso di Marte. Le strutture rocciose increspate suggeriscono l’esistenza in passato di laghi nella regione Marker Band. I ricercatori si aspettavano che l’antico Marte fosse in realtà più arido.

Il rover Curiosity, lo scorso autunno, è giunto nella zona in cui era presente il solfato. I ricercatori ritenevano di aver osservato l’ultima prova che i laghi, un tempo, ricoprissero questa regione di Marte. Questo perché gli strati rocciosi, in questa regione, si sono formati in condizioni più aride, rispetto alle regioni esplorate in precedenza nella missione. I ricercatori ritengono che i solfati, ossia dei minerali salati, siano stati rilasciati dall’acqua che andava via via prosciugandosi nel tempo.

Il team di ricerca di Curiosity è rimasto molto sorpreso nello scoprire che la prova più evidente fossero delle antiche increspature d’acqua che si sono formate all’interno dei laghi. Le onde di un lago poco profondo, miliardi di anni fa, hanno sollevato i sedimenti sul fondo del lago, creando nel tempo le strutture increspate sulle roccia.

Ashwin Vasavada, scienziato del progetto Curiosity presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, ha spiegato che: “Questa è la migliore prova della presenza di acqua, e delle sue onde, che abbiamo visto durante l’intera missione. Siamo saliti attraverso migliaia di metri di depositi lacustri e non abbiamo mai visto prove come questa. Ora, però, abbiamo trovato un posto che pensassimo fosse stato più arido”.

Curiosity e gli strati di storia

Il rover Curiosity, dal 2014, ha scalato le pendici del Monte Sharp, una montagna alta 5 chilometri che un tempo era disseminata di laghi e ruscelli. Questi avrebbero fornito un ambiente ricco per la vita microbica, se mai ce ne fosse stata una, formatasi sul pianeta rosso.

Il Mount Sharp è costituito da strati, con il più antico situato in fondo alla montagna e il più giovane in cima. Quindi, man mano che il rover sale, avanza lungo una linea temporale marziana. Questo ha consentito agli scienziati di studiare come Marte si è evoluto da un pianeta che era più simile alla Terra nel suo antico passato, con un clima caldo e abbondanza di acqua, al deserto gelido che è oggi.

Curiosity, dopo aver scalato quasi mezzo miglio sopra la base della montagna, ha trovato delle rocce increspate conservate in quella che è stata denominata una “banda marcatrice”. Si tratta di un sottile strato di roccia scura che si distingue sul Monte Sharp. Lo strato di roccia è talmente duro che Curiosity non è stato in grado di perforarne un campione. Questo nonostante diversi tentativi.

Non è la prima volta che su Marte non si riesce a prelevare un campione. Infatti, Curiosity più in basso nella montagna sul “Vera Rubin Ridge”, ha dovuto provare ben tre volte prima di trovare un punto adatto da perforare. I ricercatori hanno deciso di individuare un punto perforabile durante la prossima settimana. Se non dovessero riuscire nell’impresa hanno comunque altri siti da poter esplorare.

Curiosity e gli indizi marziani

I ricercatori, molto più in là della Marker Band, potranno osservare un altro indizio sulla storia dell’antica acqua di Marte. Questo è presente in una valle chiamata Gediz Vallis, una formazione scolpita dal vento. I ricercatori pensano che la valle, in passato, fosse attraversata da un canale, che iniziava più in alto sul Monte Sharp. Il team sospetta che qui si siano verificate delle frane, che hanno scagliato massi e detriti sul fondo della valle.

Il cumulo di detriti è posizionato in cima a tutti gli altri strati della valle, segno evidente che si tratta di una struttura molto recente presente sul Monte Sharp. Curiosity ha intravisto questi detriti anche Gediz Vallis Ridge in due occasioni l’anno scorso, osservati purtroppo solo da lontano.

Conclusioni

Il team del rover spera di avere un’altra possibilità di vederlo entro la fine dell’anno. Un altro indizio presente all’interno della Marker Band, che ha affascinato il team, è un’insolita struttura rocciosa probabilmente causata da una sorta di ciclo regolare del tempo o del clima, come le tempeste di sabbia.

Non lontano da questo luogo sono presenti delle rocce fatte di strati molto regolari. Questo tipo di schema ritmico negli strati rocciosi sulla Terra, spesso deriva da eventi atmosferici che si verificano a intervalli periodici. È possibile che gli schemi ritmici di queste rocce marziane siano il risultato di eventi simili. Questo suggerisce dei cambiamenti nell’antico clima del pianeta rosso.

Ashwin Vasavada conclude spiegando che: “Le increspature delle onde, i flussi di detriti e gli strati ritmici sono tutti elementi che ci raccontano la storia di Marte, del passaggio da un clima umido ad uno arido. L’antico clima di Marte era molto complesso, molto più simile a quello della Terra”.

FONTE:

https://www.nasa.gov/feature/jpl/nasa-s-curiosity-finds-surprise-clues-to-mars-watery-past

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