lunedì, Aprile 29

Alimentazione: insetti, proteine vegetali, carne e latte “animal free”

Alimentazione: insetti, proteine vegetali, carne e latte “animal free”. Tra alimentazione vegetale, latte animal free, sostenibilità e dieta di precisione, alimentazione alternative in favore del futuro ambientale. Sarà questa l’alimentazione del futuro, uno stile che in molti paesi è già realtà.

Il cibo che produciamo è uno dei fattori responsabile dell’attuale disastro ambientale. Uno stile di vita che andrà rivisto in futuro. In quest’ultimo decennio sta divenendo sempre più chiaro che lo stile alimentare potrebbe presto cambiare, anche prima di quanto pensiamo.

L’aumento della popolazione a livello mondiale unito all’attuale disastro ambientale, sono le più importanti cause che determineranno un cambiamento alimentare. Le diete del futuro potrebbero cambiare radicalmente rispetto ad oggi. Tutto ciò anche grazie all’innovazione nel campo agroalimentare. Le nuove tecnologie sono fondamentali per risolvere il problema e rendere il cibo del futuro sostenibile per l’ambiente, per l’economia e per la salute umana.

Alimentazione: vegetali e tecniche produttive

La dieta vegetale è la candidata a rispondere alle necessità di un futuro sostenibile. Ovviamente, per essere efficace, avrà bisogno di un importante intervento tecnologico. È stato appurato che riconvertendo tutto il territorio dedicato alla produzione animale, quindi i pascoli e le coltivazioni di mangimi, ci sarebbe la necessità di aumentare fino a dieci volte la produzione di vegetali.

Tra questi troviamo i cereali, i legumi, gli ortaggi e la frutta. La produzione di questi alimenti richiede nuove tecniche di agricoltura e miglioramento genetico per poter raggiungere la sostenibilità e l’efficienza nutrizionale per tutta la popolazione mondiale.

La coltivazione in serra, una metodologia dall’elevata efficienza idrica e della riduzione di spazio utilizzato, potrebbe essere utilizzata per produrre la propria insalata in impianti idroponici casalinghi oppure pomodori con una serra urbana verticale.

Alimentazione: il latte “animal free”

La produzione di carne, pesce, latte e derivati è responsabile di un consumo di risorse che sta diventando sempre più insostenibile e inefficiente. Le diete del futuro, molto probabilmente, potrebbero divenire prive di questi prodotti, o almeno di quelli che derivano dall’allevamento tradizionale.

Per questa situazione esistono alternative per gli onnivori. Tra queste troviamo quella di coltivare carne e pesce nei bioreattori a Shanghai dal 2020, in cui si può acquistare la “clean meat”. Negli Stati Uniti ad esempio coltivano il salmone, mentre una startup israeliana ha messo a punto un sistema di produzione di latte “animal free”, attraverso la fermentazione di precisione di cellule di lievito modificate.

Alimentazione e la sostenibilità

La sostenibilità economica di questi prodotti animali coltivati, purtroppo, presenta dei costi di produzione ancora molto proibitivi, di cui è difficile fare previsioni a lungo termine. Esistono però prodotti animali, a basso impatto ambientale, per chi si alimenta con una dieta onnivora, come le meduse e gli insetti.

Questi alimenti sono già presenti sulle tavole di grandi popolazioni già da tempo. Cibi che con le opportune innovazioni potrebbero essere una risorsa per il resto del mondo. Un problema da risolvere è anche l’accettazione del consumatore.

Le risorse alternative

Una risorsa alimentare sostenibile sono le alghe, un alimento molto usato nella cucina orientale. Queste vengono raccolte direttamente dal mare, ma si stanno anche sperimentando produzioni coltivate su vasta scala. L’acquacoltura di alghe ricche di micronutrienti, utili alla salute, potrebbe apportare anche un beneficio per l’ambiente marino. Infatti, diventerebbe così più accogliente per la fauna.

La proteina Cas9

Tra le innovazioni, create dal miglioramento genetico delle colture, troviamo il sistema Crispr/Cas9. Questo si basa sull’impiego della proteina Cas9, una sorta di forbice molecolare in grado di tagliare un Dna bersaglio. La proteina Cas9 può essere programmata per effettuare specifiche modifiche al genoma di una cellula di origine animale, ma anche umana o vegetale.

Si tratta di una tecnica che può produrre vegetali più ricchi di nutrienti, meno bisognosi di fertilizzanti, antiparassitari e acqua. Aspetti che possono soddisfare i criteri di sostenibilità ambientale, economica e nutrizionale.

La dieta di precisione

Tra le diete del futuro c’è senz’altro la nutrizione personalizzata o nutrizione di precisione. A riguardo sono numerose le ricerche che hanno aumentato la comprensione di come il proprio microbioma intestinale o il proprio profilo genetico abbiano un impatto sulla risposta dell’organismo alla dieta.

Sembra che, in un prossimo futuro, le analisi del sangue e microbioma in tempo reale collegate ad app di facile utilizzo sosteranno le decisioni alimentari degli individui. Questo per ottimizzare la dieta di ogni singolo e quindi abbassare il rischio di incidenza di patologie croniche strettamente correlate all’alimentazione come diabete, tumori e patologie cardiovascolari.

Attualmente, questa tipologia di nutrizione è oggi poco indagata per poter produrre strumenti alla portata di tutti. Un aspetto legato all’alimentazione da considerare, essendo il costo sanitario delle patologie croniche molto alto. Non ci resta che sperare in ingenti investimenti da parte dei governi per rendere la nutrizione personalizzata la più efficace ed economica possibile.

Conclusioni

Sarebbe possibile quindi risolvere il problema alimentare mondiale dirottandosi verso una dieta sempre di più plant-based? Nei paesi occidentali la tendenza è già in atto. L’industria alimentare tenta di andare incontro ad una richiesta, sempre crescente della popolazione. Infatti, le persone sembrano sempre più interessati alla produzione 100% vegetale. Spesso però mantenendo vecchie cattive abitudini come materiali poco ecosostenibili nel packaging e ricette poco salutari. Quindi, con presenza di conservanti, additivi, troppi zuccheri semplici o troppo sale.

L’OMS, in una recente pubblicazione che riguarda le diete vegetali gli aspetti nutrizionali dei prodotti vegetali troppo processati. Le conclusioni del documento sono senz’altro favorevoli. Infatti, rende note prove considerevoli che supportano l’orientamento delle popolazioni verso diete salutari a base vegetale. Queste sono in grado di ridurre o anche eliminare l’assunzione di prodotti animali.

FONTE:

https://www.corriere.it/tecnologia/23_febbraio_27/carne-e-latte-senza-animali-insetti-e-proteine-vegetali-ecco-l-alimentazione-del-futuro-che-in-molti-paesi-e-gia-realta-b15fecff-6363-4ee7-bb38-5c29d4a00xlk.shtml

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