domenica, Maggio 19

Luna: ecco cosa c’è all’interno

Luna: ecco cosa c’è all’interno. Gli scienziati hanno ufficialmente confermano cosa c’è dentro la Luna. Un’indagine approfondita, pubblicata a maggio, ha scoperto che il nucleo interno del nostro satellite è, in effetti, una palla solida. Questa ha una densità simile a quella del ferro. La ricerca è stata pubblicata su Nature.

I ricercatori sperano che questa scoperta aiuterà a risolvere un lungo dibattito sul fatto se il cuore interno del nostro satellite sia solido o fuso. La scoperta potrebbe portare ad una comprensione più accurata della storia della Luna e, per estensione, di quella del Sistema Solare.

L’astronomo Arthur Briaud del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica ha spiegato che: “I nostri risultati mettono in discussione l’evoluzione del campo magnetico lunare, grazie alla dimostrazione dell’esistenza del nucleo interno. Inoltre, supportano un ribaltamento globale del mantello, scenario che fornisce informazioni sostanziali sulla cronologia del bombardamento lunare nei primi miliardi di anni del Sistema Solare”.

Luna

Luna: il nuovo studio

Lo studio della composizione interna degli oggetti nel Sistema Solare si ottiene in modo più efficace attraverso i dati sismici. Il modo in cui le onde acustiche generate dai terremoti si muovono e si riflettono nel materiale all’interno di un pianeta può aiutare gli scienziati a creare una mappa dettagliata dell’interno dell’oggetto. Questo metodo vale anche per le lune.

Per la ricerca abbiamo a disposizione i dati sismici lunari raccolti dalla missione Apollo. Purtroppo però la loro risoluzione è troppo bassa per determinare con precisione lo stato del nucleo interno. Ad oggi, sappiamo che esiste un nucleo esterno fluido. Ma ciò di cui è composto rimane oggetto di dibattito. I modelli di un nucleo interno solido e di un nucleo interamente fluido si riscontrano altrettanto bene con i dati Apollo.

Arthur Briaud e i suoi colleghi, per comprenderlo una volta per tutte, hanno raccolto dati dalle missioni spaziali. Questi sono stati uniti ai dati di esperimenti fatti con il laser lunare. Queste informazioni hanno permesso di compilare un profilo di varie caratteristiche lunari. Tra queste ci sono il grado della sua deformazione, dovuta alla sua interazione gravitazionale con la Terra, la variazione della sua distanza dalla Terra e la sua densità.

La Luna: i dati dello studio

I ricercatori, successivamente, hanno condotto la modellazione con vari tipi di nuclei. Questo per scoprire quale corrispondeva maggiormente ai dati osservativi. I ricercatori hanno fatto anche diverse scoperte interessanti. I modelli che più si avvicinavano a ciò che sappiamo sul nostro satellite, descrivono un ribaltamento attivo nelle profondità del mantello lunare.

In altre parole, il materiale più denso all’interno del nostro satellite cade verso il centro, mentre il materiale meno denso sale verso l’alto. Questa attività è stata a lungo proposta come un modo per spiegare la presenza di alcuni elementi nelle regioni vulcaniche della Luna. La ricerca del team aggiunge anche un altro punto al conteggio delle prove.

I ricercatori hanno scoperto che il nucleo del nostro satellite è molto simile a quello della Terra, con uno strato esterno fluido e un nucleo interno solido. Secondo i loro modelli, il nucleo esterno ha un raggio di circa 362 chilometri, mentre il nucleo interno ha un raggio di circa 258 chilometri. Si tratta di circa il 15% dell’intero raggio della Luna. Il nucleo interno ha anch’esso una densità di circa 7.822 chilogrammi per metro cubo. Quindi è molto vicino alla densità del ferro.

Conclusioni

Un team guidato dalla scienziata planetaria Marshall della NASA, Renee Weber, nel 2011, ha trovato un risultato simile. Questo utilizzando quelle che allora erano tecniche sismologiche all’avanguardia sui dati Apollo per studiare il nucleo lunare. Il team di ricerca ha trovato prove di un nucleo interno solido con un raggio di circa 240 chilometri e una densità di circa 8.000 chilogrammi per metro cubo.

I loro risultati, secondo Arthur Briaud e il suo team, sono la conferma delle scoperte precedenti. Questi costituiscono una prova abbastanza forte per un nucleo lunare simile alla Terra. Se così fosse ciò avrebbe alcune implicazioni interessanti per l’evoluzione del nostro satellite. Sappiamo che non molto tempo dopo la sua formazione, la Luna aveva un potente campo magnetico, che iniziò a diminuire circa 3,2 miliardi di anni fa.

Questo campo magnetico è generato dal movimento e dalla convezione nel nucleo, quindi ciò di cui è fatto il nucleo lunare è profondamente rilevante per come e perché il campo magnetico è scomparso. Viste le prossime missioni lunari in tempi relativamente brevi, forse non dovremo aspettare molto per la verifica sismica di questi risultati.

FONTE:

https://www.sciencealert.com/its-official-scientists-confirm-whats-inside-the-moon

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