sabato, Dicembre 14

Perché lo sbarco sulla Luna è difficile nel 2024?

Perché lo sbarco sulla Luna è difficile nel 2024? Tutto è cambiato dall’era dell’Apollo di 50 anni fa. I principali governi e le aziende private sono ancora alle prese con le missioni di atterraggio lunare. Il lander Odysseus il 22 febbraio ha fatto la storia, atterrando al polo sud della Luna. Lo strumento, costruito dalla società Intuitive Machines, è diventato il primo lander statunitense ad atterrare sulla Luna in più di 50 anni. Inoltre, è stato il primo lander privato a raggiungere la superficie lunare.

La sonda spaziale giapponese Smart Lander for Investigating the Moon (SLIM) il 19 gennaio ha completato con successo il primo allunaggio del paese. Lo strumento è stato poi spento a causa della direzione sbagliata delle celle solari. Solamente 10 giorni prima il lander lunare privato americano Peregrine ha riscontrato molte anomalie dopo il lancio. Tra queste una perdita di propellente che ha impedito allo strumento di atterrare sulla Luna. Lo strumento è stato poi dirottato per schiantarsi nell’atmosfera terrestre.

Le agenzie spaziali di soli cinque paesi sono riuscite ad atterrare sulla Luna. Questi sono gli Stati Uniti, l’ex Unione Sovietica, la Cina, l’India e il Giappone. Dopo mezzo secolo dall’arrivo degli astronauti dell’Apollo, che hanno camminato sulla Luna, il nostro vicino celeste rimane una destinazione impegnativa e pericolosa.

sbarco

Lo sbarco: perché è pericoloso?

Cosa sta accedendo? L’umanità è peggiorata dagli sbarchi sulla Luna? Oppure siamo solo alle prese con una nuova era di progressi tecnologici. Csaba Palotai, professore di fisica e scienze spaziali presso il Florida Institute of Technology di Melbourne ha chiarito che: “Non siamo diventati più stupidi dopo gli sbarchi dell’Apollo. La tecnologia è significativamente migliore oggi. Ad esempio, il cellulare ha più potenza di calcolo di quella che avevano i computer negli anni ’70. Negli anni ’70 non c’erano astronauti e piloti sui lander per correggere ciò che i computer non possono o non vogliono”.

L’atterraggio sulla Luna è difficile, con o senza piloti umani. Uno dei maggiori problemi è la mancanza di atmosfera della Luna. L’atmosfera lunare è molto rarefatta e varia nel tempo. Ciò impedisce agli ingegneri di inserire un paracadute per rallentare i velivoli. Le missioni utilizzano sistemi di propulsione alimentati a carburante per scendere sulla superficie lunare. Questo rende difficile rallentare il velivolo a pochi chilometri al secondo fino a fermarsi perfettamente.

Il programma Apollo è riuscito a far sbarcare gli astronauti sulla Luna, il culmine di un vasto programma che ha fallito molte volte nel suo cammino. Jack Burns direttore del Network for Exploration and Space Science presso l’Università del Colorado Boulder ha sottolineato che: “Le persone tendono a dimenticare i fallimenti delle missioni come parte del processo di apprendimento. È ancora difficile sbarcare sulla Luna, ma tutt’altro che impossibile”.

Lo sbarco e la tecnologia

Tutto è cambiato dai tempi del programma Apollo, tra cui la tecnologia, ormai antiquata, che ha portato gli astronauti sulla Luna negli anni ’60 e ’70. La maggior parte dei software e dell’architettura del programma Apollo sono oggi inutili per le missioni spaziali. John Thornton, CEO di Astrobotic Technology che ha costruito e gestito Peregrine ha spiegato che: “Stiamo imparando di nuovo come farlo, ma lo stiamo anche imparando con una tecnologia nuova e diversa.”

Organizzazioni più piccole della NASA hanno accettato la sfida che solo i governi riuscivano a compiere in passato. Csaba Palotai, John Thornton e Jack Burns vedono i recenti fallimenti delle missioni lunari come la naturale progressione di una nuova industria. Jack Burns ha spiegato che: “Personalmente non sono preoccupato. Fa solo parte dei dolori della crescita tecnologica”.

Le questioni tecnologiche influenzano l’esito di una missione. Ma il finanziamento determina l’entità dei test software e hardware eseguiti prima del lancio per ridurre i rischi. Secondo John Thornton: “Se avessimo un miliardo di dollari per portare a termine questa missione, le nostre possibilità di successo aumenterebbero. Ma stiamo provando a farlo ad un costo molto più basso. Questo che significa che devi provare molte più volte prima di arrivare al quel momento rivoluzionario in cui, OK, ora sappiamo esattamente come farlo a questo prezzo”.

Conclusioni

Il programma Apollo negli anni ’60 e ’70, nel pieno della corsa allo spazio tra Stati Uniti e Unione Sovietica, era il fulcro del lavoro della NASA, e l’agenzia spaziale disponeva di 10 volte il suo budget attuale per fare la stessa cosa. La NASA, oggi, riceve meno dello 0,5% della spesa federale complessiva della nazione. Con questo budget finanzia anche missioni verso destinazioni oltre la Luna.

Oggi l’industria sta cercando di costruire veicoli spaziali per circa 100 milioni di dollari. Questo problema è fondamentalmente diverso da quelli dell’era Apollo. “Ci vorrà del tempo per imparare come farlo a quel prezzo” secondo John Thornton. La riduzione dei costi della missione aumenta anche il rischio di fallimento, secondo quanto detto da Martin Barstow, professore di astrofisica e scienze spaziali all’Università di Leicester. Quindi non dovremmo essere troppo sorpresi se alcune di queste cose non funzionano.

Il riuscito allunaggio di Odysseus ha segnato una gradita svolta per l’industria del volo spaziale commerciale. Il lander ha consegnato 12 carichi utili sulla Luna, inclusi sei strumenti scientifici della NASA. Per questi, l’agenzia spaziale ha pagato a Intuitive Machines 118 milioni di dollari, un progetto previsto nel programma Commercial Lunar Payload Services. Questo è progettato per assegnare contratti a società private per inviare esperimenti sulla Luna, piuttosto che la NASA a farlo da sola.

FONTE:

https://www.livescience.com/space/the-moon/everything-has-changed-since-apollo-why-landing-on-the-moon-is-still-incredibly-difficult-in-2024

2 Comments

  • Federico Pozzi

    Non sono personalmente molto convinto delle motivazioni addotte, in particolare trovo deludente che obbiettivi cosi’ importanti debbano soggiacere a considerazioni di carattere meramente finanziario.
    Vorrei mai che il concetto, seppur meritevole di attenzione, del massimo risultato col minimo sforzo possa pregiudicare o ritardare oltre il lecito il raggiungimento oltre che della conoscenza, di palcoscenici che potrebbero offrire all’umanita’ opportunita’ che in un futuro forse neanche troppo lontano potremmo rimpiangere di non aver raggiunto prima

  • Abassign

    Interessante è la questione che mette il problema della riduzione del budget al centro di questa apparente incapacità. Ma aggiungo che c’è il problema del punto di discesa che non è certo confortevole come le ampie pianure degli anni 60′ dello scorso secolo. Poi ci sono i problemi del differente approccio metedologico, privato è bello… ma dispersivo. Ovvero abbiamo decine di aziende più simili ai cantinari che hanno inventato il PC negli anni 70′ che ad un solido raggruppamento di menti capaci di un progetto organico… Ma ora arriva la AI generativa ed ho l’impressione che…

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